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17 novembre del 1967: nascita del mouse da un’invenzione di Douglas Engelbart

Nascita del mouse: storia, curiosità e sviluppi dell'opera di Douglas Engelbart

Il mouse nasce il 17 novembre del 1967 per opera di Douglas Engelbart ed è considerato da tutti la prima periferica di puntamento della storia. Era una scatola di legno con due rotelle nella parte inferiore, mentre un filo si allungava dall’estremità posteriore, dandogli la forma di un topo stilizzato, da qui il nome in inglese di mouse; le due rotelle avevano il compito di rilevare i movimenti sull’asse orizzontale e sull’asse verticale mentre l’elettronica interna si occupava di convertire questi movimenti in input elettrici.

Grazie a questo strumento è nata una nuova modalità di interazione tra uomo e macchina, grazie allo sviluppo di interfacce utente sempre più interattive e dinamiche. Di fatto il mouse rappresenta il primo tassello per la moderna web usability.

Nascita del mouse, da un’invenzione di Douglas Engelbart

Da quel primo prototipo si è poi passati ad una versione successiva chiamata informalmente “a pallina”, costituita da una sfera per rilevare il movimento per poi arrivare a prodotti più recenti e moderni: i mouse ottici prima, i mouse con puntatore al laser (molto più precisi).

Fin dalla prima versione, il mouse aveva anche un pulsante che permetteva di interagire con gli elementi del programma a video sul quale è posizionato il puntatore del mouse.

Dopo il primo prototipo si è ben presto passati ad uno standard a due pulsanti che di fatto è rimasto uguale fino ad oggi: le innovazioni di questo prodotto hanno riguardato soprattutto le tecnologie per la rilevazione del movimento e l’ergonomia, per il resto il mouse è rimasto di fatto il mouse originale.

I tentativi successivi di dotarlo di un terzo pulsante centrale, di uno o più pulsanti laterali non hanno avuto un grande successo, così ben presto il terzo pulsante è stato sostituito dalla rotellina, molto più utile per scorrere il contenuto di documenti e pagine web.


mouse-a-pallina


Il collegamento wireless

Ha riscosso invece un notevole successo la sostituzione del cavo di collegamento con periferiche wireless o connesse tramite bluetooth che ne hanno migliorato l’esperienza d’uso.

Anche se i sistemi operativi e alcuni programmi consentono un discreto livello di personalizzazione, questi pulsanti hanno in sostanza mantenuto il loro scopo originale:

  • un click con il tasto sinistro del mouse serve a selezionare un’icona, un oggetto o un comando del menu
  • un click con il tasto destro del mouse mostra a video un menu contestuale e collegato al punto in cui si sta cliccando
  • con il doppio click (di solito del tasto sinistro del mouse), si attiva l’azione predefinita dell’oggetto su cui si sta cliccando: apertura del file, esecuzione del programma, apertura di una cartella
  • un’altra possibile interazione avviene tramite l’operazione di drag&drop: si individua un contenuto, si tiene premuto il pulsante sinistro del mouse e si trascina l’oggetto verso la nuova destinazione: l’operazione più comune di questo tipo è quella di prendere un file e di trascinarlo sull’icona del cestino per eliminarlo.

Se siete mancini, non preoccupatevi, tutti i sistemi operativi permettono di invertire i pulsanti del mouse.


mouse-a-ingresso-wireless


Curiosità

Una curiosità sul mouse sta nel fatto che in passato erano in pochi a potersi permette un computer desktop, così, pochi anni dopo, il brevetto viene concesso in licenza ad Apple per “soli” 40.000 dollari: ed è per questo che ancora oggi c’è chi crede che il mouse sia un’invenzione Apple.

Il marchio storico più famoso al mondo come produttore di mouse è Logitech, nata nel 1981: ha iniziato la propria attività con la produzione di mouse nella cittadina di Le Lieu, in Svizzera e ancora oggi è tra i produttori più importanti con premi di design e innovazione.


Mouse-LinQ


 

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