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Il 4 gennaio 2015 moriva Pino Daniele: la storia del bluesman napoletano

Chitarrista di formazione blues, è stato, a cavallo degli anni settanta e ottanta, uno dei musicisti più innovativi del panorama italiano

Pino Daniele, all’anagrafe Giuseppe Daniele è stato un cantautore, musicista e compositore italiano. Nato a Napoli il 19 marzo del 1955, è morto a Roma il 4 gennaio 2015.

Chitarrista di formazione blues, è stato, a cavallo degli anni settanta e ottanta, uno dei musicisti più innovativi del panorama italiano.

Chi era Pino Daniele

In oltre quarant’anni di carriera ha collaborato con numerosi artisti di prestigio tra i quali: Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Ralph Towner, Yellowjackets, Mike Mainieri, Claudio Baglioni, Danilo Rea e Mel Collins.

Nel corso degli anni ha presenziato e suonato in molti palcoscenici di rilievo come al Festival di Varadero a Cuba e al teatro Olympia di Parigi. Tra le sue varie esibizioni dal vivo, annovera, inoltre, collaborazioni con artisti di fama internazionale come Pat Metheny, Eric Clapton, Chick Corea, Robert Randolph, Bob Berg e Joe Bonamassa.

Stili ed influenze

La sua tecnica strumentale e compositiva è stata influenzata dalla musica rock, dal jazz di Louis Armstrong, dal chitarrista George Benson e soprattutto dal blues, in una sintesi fra elementi musicali e linguistici assai differenti, interpretati con vena del tutto personale e creativa.

La sua passione per i più svariati generi musicali (da Elvis Presley a Roberto Murolo) ha dato origine a un nuovo stile da lui stesso denominato “tarumbò”, a indicare la mescolanza di tarantella e blues, assunti come emblema delle rispettive culture di appartenenza.

La morte

La sera del 4 gennaio 2015, Pino Daniele, da tempo sofferente di seri problemi cardiaci, ha avuto un infarto presso la sua casa di Orbetello in Toscana. Giunto all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, dopo vani tentativi di rianimazione, il decesso viene dichiarato alle 22:45.

La sua scomparsa ha provocato forti risposte emotive soprattutto a Napoli, dove una folla di circa 100.000 persone si è riunita in Piazza del Plebiscito la sera del 6 gennaio per commemorarlo cantando le sue canzoni.

I funerali si sono svolti in due tappe distinte: la mattina del 7 gennaio 2015 al Santuario della Madonna del Divino Amore a Roma e la sera in Piazza del Plebiscito nella sua città natale, con una cerimonia svolta all’aperto officiata dal Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe a cui hanno partecipato circa centomila persone.

La morte dell’artista ha, inoltre, generato nel mondo della musica e dello spettacolo numerosi ricordi di amici e colleghi tra i quali: Eric Clapton, Zucchero Fornaciari, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Roberto Vecchioni, Vasco Rossi, Luciano Ligabue e altri ancora.

Dal 12 al 22 gennaio 2015, l’urna contenente le ceneri di Pino Daniele è stata esposta nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino a Napoli, per consentire alla città di rendere omaggio all’artista scomparso. L’urna è stata successivamente trasferita nel cimitero di Magliano in Toscana per esservi tumulata.

Verso la fine di settembre 2015, la città di Napoli ha reso omaggio al cantautore dedicandogli una via presso le vicinanze della sua casa natale.Il 4 gennaio 2016, nel primo anniversario dalla morte, la Rai gli ha dedicato uno speciale. In seguito il 29 giugno del 2016, si è inaugurato presso il Museo della pace – Mamt, un’esposizione permanente chiamata Pino Daniele Alive, dedicato al cantautore napoletano.

A tre anni dalla morte il 14 maggio 2018 è stato pubblicato il singolo inedito Resta quel che resta. Il 7 giugno dello stesso anno l’artista viene ricordato con un concerto omaggio tenuto presso lo Stadio San Paolo di Napoli, durante il quale hanno preso parte artisti come Biagio Antonacci, Eros Ramazzotti, Jovanotti, Antonello Venditti, Giorgia, Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia, Massimo Ranieri e Tullio De Piscopo, oltre alle band storiche di Vai mo’ e Nero a metà.

Nel 2019, durante la seconda serata del 69º Festival di Sanremo, ha ricevuto il premio alla carriera e alla memoria, ritirato dalle due figlie. Nel mese di ottobre dello stesso anno Poste Italiane ha emesso un francobollo in memoria del cantautore napoletano.

Discografia

  • 1977 – Terra mia
  • 1979 – Pino Daniele
  • 1980 – Nero a metà
  • 1981 – Vai mo’
  • 1982 – Bella ‘mbriana
  • 1984 – Musicante
  • 1985 – Ferryboat
  • 1987 – Bonne soirée
  • 1988 – Schizzechea with Love
  • 1989 – Mascalzone latino
  • 1991 – Un uomo in blues
  • 1991 – Sotto ‘o sole
  • 1993 – Che Dio ti benedica
  • 1995 – Non calpestare i fiori nel deserto
  • 1997 – Dimmi cosa succede sulla terra
  • 1999 – Come un gelato all’equatore
  • 2001 – Medina
  • 2004 – Passi d’autore
  • 2005 – Iguana cafè – Latin blues e melodie
  • 2007 – Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui
  • 2009 – Electric Jam
  • 2010 – Boogie Boogie Man
  • 2012 – La grande madre

Album dal vivo

  • 1984 – Sció live
  • 1993 – E sona mo’
  • 2001 – Pino Daniele Live @ RTSI
  • 2002 – Concerto Medina Tour 2001
  • 2002 – In tour (con Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia e Ron)
  • 2013 – Tutta n’ata storia – Vai mo’ – Live in Napoli
  • 2015 – Nero a metà Live – Il concerto – Milano 22 dicembre 2014

Raccolte

  • 1986 – Musica musica
  • 1990 – Tra musica e magia
  • 1995 – Passa ‘o tiempo e che fa – I primi anni
  • 1997 – Voglio ‘o mare
  • 1998 – Yes I Know My Way
  • 2000 – Studio Collection, Le origini
  • 2000 – Napule è
  • 2002 – Amore senza fine
  • 2004 – The Platinum Collection
  • 2005 – Studio Collection
  • 2006 – Pino Daniele D.O.C.
  • 2006 – Tutto Daniele – Che male c’è
  • 2008 – Ricomincio da 30
  • 2008 – The Platinum Collection: The Early Years
  • 2008 – I grandi successi – Pino Daniele
  • 2011 – Capriccio napoletano
  • 2016 – Bagaglio a mano

Colonne sonore

  • 1988 – Le vie del Signore sono finite

 

 

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