Cronaca

Boom di ricoveri Covid al Bambino Gesù di Roma: “Ci sono anche casi gravi tra i bambini”

"on vaccinare i più piccoli è una trappola mortale, perché il virus va inevitabilmente a colpire chi è più esposto"

La curva dei contagi da Covid sta lentamente risalendo ma a preoccupare è l’aumento dei casi tra i bambini. L’aumento più evidente è stato registrato nella fascia di bambini tra i 6 e 11 anni, mentre per i giovani dai 12 anni in su, essendo possibile la vaccinazione, è più contenuto così come le ospedalizzazioni. A questo proposito, all’Ospedale Bambino Gesù di Palidoro a Roma, dove su 17 posti letto disponibili per i bambini con Covid, 15 sono occupati.

Covid, casi gravi tra i bambini ricoverati al Bambin Gesù

E non mancano i casi gravi, come spiegato a Repubblica dalla dottoressa Elena Bozzola, segretaria nazionale della Società italiana di pediatria (Sip) e medico del Bambino Gesù: “Purtroppo i casi gravi fra i bambini ci sono. E riguardano in particolare quelli con patologie secondarie. Ma ci è capitato di vedere anche bimbi descritti come perfettamente sani finire in ospedale, anche in terapia intensiva“.

Nel ospedale romano “si registra un incremento di tutte le malattie respiratorie gravi tipiche dei bambini – spiega ancora Bozzola -. Anche quelle che lo scorso anno virtualmente non ci sono state a causa di un uso ampio della mascherina e maggiore distanziamento nelle scuole.

La situazione al Bambino Gesù di Roma

Al pronto soccorso del Bambino Gesù di Roma, in questo periodo, si registrano circa 200 accessi al giorno: non si tratta ovviamente solo di casi di Covid, ma i medici registrano sempre più casi tra i più piccoli. E se l’anno scorso, nello stesso periodo dell’anno, i casi di contagio erano più diffusi tra gli adolescenti quest’anno, grazie alla vaccinazione, il numero si è fortemente ridotto. I più vulnerabili, in questo momento, sono i bambini di età inferiore ai 12 anni, per cui non è ancora prevista la vaccinazione. Un’immunizzazione che, dicono i medici del Bambino Gesù, si spera arrivi presto anche per gli under 12. Perché “non vaccinare i più piccoli è una trappola mortale, visto che il virus va inevitabilmente a colpire chi è più esposto“.


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