Cronaca

Uccisa e nascosta in un congelatore: com’è morta Carol Maltesi

Com'è morta e chi era Carol Maltesi? Per settimane, da quando aveva smembrarne il corpo e nascosto in sacchi della pattumiera

Com’è morta e chi era Carol Maltesi? Per settimane, da quando aveva smembrarne il corpo e nascosto in sacchi della pattumiera a Borno, in provincia di Brescia, a chilometri e chilometri di distanza dal luogo dell’omicidio, nessuno si era chiesto dove fosse finita Carol Maltesi. Ai messaggi di amici e parenti che riceveva la 26enne sul suo cellulare rispondeva Fontana. Ma nessuno aveva mai provato a chiamarla, e ancor peggio, nessuno ne aveva denunciato la scomparsa. Due mesi di silenzi e poche domande.

Com’è morta Carol Maltesi: uccisa e nascosta in un congelatore

Fino a quando un pensionato di Borno aveva trovato i sacchi in cui era nascosto il corpo di Carol: “Camminavo lungo i sentieri – racconta a Fanpage.it Fausto Fedrighi – e ho visto quattro sacchi neri dell’immondizia. Non mi sono stupito, perché alcuni li lasciano d’abitudine. Di solito chiamo i servizi del Comune, ma era domenica, così mi sono avvicinato per caricarli successivamente sul mio pick-up, ma mi sono accorto che erano diversi… Di solito i sacchi della spazzatura sono gonfi, quelli invece erano pesanti e sembrava contenessero pietre. Allora ne ho aperto uno…”. Poi la chiamata ai carabinieri e l’avvio delle ricerche. Ad aiutare i militari sull’identificazione del cadavere sono stati i tatuaggi riportati sul corpo della vittima. Poche ore dopo l’identificazione arriva anche il fermo dell’ex fidanzato, 43 anni, e infine la confessione durante l’interrogatorio davanti agli investigatori: l’ex e vicino di casa – i due vivevano a Rescaldina, in provincia di Milano – aveva detto di conoscere la donna e di sapere che era intenzionata a lasciare il mondo del porno. Ha raccontato altro, fino alle prime contraddizioni. A quel punto “ha ammesso le sue responsabilità, voleva togliersi un peso”, precisa a Fanpage.it il legale difensore Stefano Paloschi.

Nessuno ha chiamato Carol per due mesi

Davide Fontana per due mesi aveva tenuto il corpo della ex fidanzata nel freezer prima di portarlo a Borno, paese che lui conosceva bene. Per due mesi aveva risposto sempre lui al telefono di Carol: rispondeva ai messaggi che arrivavano sul telefono, fingendosi la donna.

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