Cronaca

Coronavirus, Zangrillo non ci sta: “Non sono un negazionista ma la malattia è cambiata”

Alberto Zangrillo torna a parlare del coronavirus. In una intervista a La Repubblica, il primario di Terapia intensiva al San Raffaele di Milano e prorettore dell’Universita’ Vita-Salute, ha parlato della condizione attuale del Covid, respingendo le accuse di essere un negazionista ma parlando di un cambiamento della malattia.

Zangrillo sul coronavirus: “Non sono un negazionista”

“Non datemi del negazionista, il virus esiste ma la malattia è cambiata. Dire che il virus oggi non sta producendo una malattia clinicamente significativa non vuol dire affatto negare l’esistenza del Sars-Cov-2. Rifiuto in tutti i modi la definizione di negazionista. Io riporto solo l’evidenza, ovvero che oggi il virus non produce una malattia clinicamente rilevante. Ma questo non vuol dire che il virus non esista più: sono stato il primo, già ad aprile, a dire che dovremo convivere con il Sars-Cov-2 finché non arriverà un vaccino”.


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