CronacaCuriosità

A Roma la bambola di Squid Game attira fan e curiosi

Tutto quello che c'è da sapere dietro al famoso robot

Cavalcando il successo della famosa serie Netflix, la bambola di Squid Game è arrivata a Roma, nel quartiere Nomentano. Posta all’ingresso di un locale su viale XXI Aprile, osserva i passanti incuriositi con i suoi occhi rossi e muove la testa come se volesse giocare a “Un, due, tre, stai là” (o “Un, due, tre stella” che dir si voglia), pronunciando anche la filastrocca in sud coreano: “Mugunghwa kkochi piotsseumnida”. Una versione ridotta rispetto all’originale, senza telecamere con sensori di movimento né fucili automatici pronti a far fuoco, ha attirato sin da subito l’attenzione di numerosi fan. In tanti si fermano per scattare foto, fare video e magari con l’occasione rimanere a prendere un aperitivo.

Ma chi è in realtà la bambina raffigurata dietro al diabolico robot?

Come rivelato in un’intervista all’interno del Tonight Show di Jimmy Fallon a Jung Ho-yeon, l’attrice che nella serie tv interpreta Sae-byeok, la bambola è ispirata ad un’illustrazione più che nota a molti sud coreani.

Lineamenti tondeggianti; carnagione chiara; capelli legati e perfettamente divisi in due codini con elastici; un vestitino al ginocchio ed un paio di calzettoni alti. Sono tutti dettagli che rimandano a Young-Hee, compagna di avventure di Chul-Soo, entrambi protagonisti di una serie di libri per bambini diffusi negli anni ’70 e ’80. Nella serie scritta da Suk Kuhn Oh i due personaggi sono alle prese con azioni semplici e svolte nel quotidiano. Alle volte imbarazzanti o bizzarri, hanno lo scopo di riportare una vivida nostalgia nel lettore adulto ed infatti rappresentano il potere dei ricordi d’infanzia.

Dai libri al cinema

Gli stessi nomi compaiono in un film sud coreano del 2005: “Chulsoo & Younghee”, regia di Hwang Gyu-Deok. Qui Chul-Soo è un giovane punk che gioca brutti scherzi agli altri. Un giorno, mentre se la prende con qualcuno come suo solito, incontra Young-Hee: una nuova studentessa appena trasferita. Sempre riconoscibile per le sue caratteristiche, Young-Hee è una ragazza intelligente che, rimasta orfana di entrambi i genitori, vive sola con la nonna. Tra i due ragazzi nascerà una grande amicizia e forse scatterà anche una scintilla.

I riferimenti musicali

Gli amanti del K-Pop potrebbero invece aver già sentito questi due nomi. In particolare, i fan dei Seventeen potrebbero aver riconosciuto i nomi all’interno della canzone Mansae. Qui si fa infatti riferimento ai due personaggi e nel testo tradotto in italiano si legge: “Mi sento come Chul-Soo senza Young-Hee”.

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