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Il 3 ottobre 1839 veniva inaugurata la ferrovia Napoli-Portici

La convenzione per la sua costruzione venne firmata il 19 giugno 1836

La ferrovia Napoli-Portici fu la prima linea ferroviaria costruita nella penisola italiana, nel territorio all’epoca facente parte del regno delle Due Sicilie. Oggi, 3 ottobre, Google ha dedicato il doodle quotidiano proprio alla linea ferroviaria Napoli – Portici. Commissionata da re Ferdinando II delle Due Sicilie, la linea vennne ufficialmente inaugurata il 3 ottobre 1839: era a doppio binario e aveva la lunghezza di 7,25 chilometri.

La ferrovia Napoli-Portici

La convenzione per la sua costruzione venne firmata il 19 giugno 1836; con essa si concedeva all’ingegnere Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie la concessione per la costruzione in quattro anni di una linea ferroviaria da Napoli a Nocera Inferiore, con un ramo per Castellammare che si sarebbe staccato all’altezza di Torre Annunziata. L’anno seguente venne costituita a Parigi la società Bayard & De Vergès, della quale facevano parte l’ingegnere, i suoi due fratelli e l’ingegnere Fortunato de Vergès, per la costruzione e la gestione della ferrovia.

Il tratto fu inaugurato il 3 ottobre del 1839 con grande solennità nel rispetto di un programma che prevedeva, dato che la stazione di Napoli al Carmine non era ancora pronta, che il viaggio avvenisse con partenza da Portici. Il primo convoglio era composto da una locomotiva a vapore di costruzione inglese Longridge, battezzata “Vesuvio”, e da otto vagoni. Il re Ferdinando II pertanto si recò nella villa del Carrione al Granatello di Portici, dove era stato approntato il padiglione reale decorato all’occorrenza con accanto un altare. Verso le ore undici il re ricevette l’ingegner Bayard e la squadra di ingegneri prendendo poi posto sul convoglio inaugurale per tornare a Napoli. I vari discorsi di circostanza furono conclusi dal re Ferdinando I, il quale, in francese, espresse l’augurio di veder realizzata la ferrovia fino al mare Adriatico e a mezzogiorno ordinò la partenza davanti alle autorità.

Il primo convoglio ferroviario portava nelle vetture 48 personalità, una rappresentanza militare costituita da 60 ufficiali, 30 fanti, 30 artiglieri e 60 marinai. Nell’ultima vettura prese posto la banda della guardia reale. Il percorso venne compiuto in nove minuti e mezzo tra ali di gente stupita e festante.

Nei successivi quaranta giorni ben 85.759 passeggeri usufruirono della ferrovia. Il pittore di corte Salvatore Fergola immortalò gli avvenimenti nei suoi celebri dipinti.

L’inaugurazione della Ferrovia Napoli-Portici

La linea era solo parte di un progetto più vasto: il 1º agosto 1842 veniva infatti inaugurato il tratto diramato fino a Castellammare e due anni dopo, nel 1844, la prosecuzione per Pompei, Angri, Pagani e Nocera Inferiore. Nel 1846 l’ingegner Bayard ottenne la concessione anche per il prolungamento su San Severino e Avellino

Lo storico tratto ferroviario ha subito nel corso degli anni numerosi danni. La stazione di Napoli Bayard funzionò fino al 1866, quando, in seguito al collegamento con la stazione di Napoli Centrale fu declassata a impianto di servizio.

Nel 1943, essa fu semidistrutta dall’esplosione della nave Caterina Costa, carica di materiale bellico e sulla quale si sviluppò un incendio per il quale le autorità cittadine agirono in netto ritardo.

Un crollo parziale della Villa d’Elboeuf di Portici, posta in immediata prossimità con la linea ferroviaria, comportò nel 2014 la chiusura della linea fino al 12 aprile 2015 per consentire l’esecuzione di un manufatto di protezione.

Il doodle di Google: cosa significa?

Oggi, 3 ottobre, Google ha dedicato il doodle quotidiano proprio alla linea ferroviaria Napoli – Portici.

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