Cronaca

Aereo precipitato a Padova: morto Egidio Gavazzi, fondatore della storica rivista Airone

Egidio Gavazzi è stato editore e fondatore delle riviste Airone e Acqua

È Egidio Gavazzi il pilota morto in seguito allo schianto di un aereo ultraleggero precipitato nei pressi dell’aeroporto Gino Allegri di Padova. Il velivolo ha impattato al suolo e si è incendiato. A bordo c’era solo Gavazzi, nato nel 1937 a Erba, provincia di Como e residente a Milano. L’anziano è morto praticamente sul colpo e la sua salma è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale civile di Padova, fanno sapere i carabinieri.

Chi era Egidio Gavazzi, editore, giornalista e fondatore di diverse riviste

Gavazzi è stato editore e fondatore delle riviste Airone e Acqua. Era un naturalista, fotografo, giornalista, promotore di importanti battaglie ambientali, appassionato di animali e discendente di una nobile famiglia lombarda. Negli anni ’80 ha fondato la rivista Airone, che pubblicava reportage naturalistici. Nel 2005 ha scritto un libro su una delle sue grandi passioni: il volo, per l’appunto. Suo padre era ufficiale pilota dell’aeronautica e tre dei suoi quattro fratelli minori volavano anch’essi.

La passione per il volo

Nel 1954 prende il brevetto di volo a vela, quattro anni dopo quello di aeroplano e poi quello di elicottero. “Amo un aereo come una ragazzina di scuderia può amare un cavallo“, diceva. E ancora: “Il volo è la metafora della vita. E come per la vita un viaggio ha da essere lungo e avventuroso“. Ha sempre volato, fino all’ultimo e proprio su un aereo ha perso la vita. “Coloro che da bambini provano desiderio di volare scelgono un uccello nel quale immaginarsi. Io scelsi il nibbio. Predatore, individualista e vagabondo“.

L’incidente all’aeroporto di Padova

Stando a quanto si apprende, Gavazzi era partito alle 10 da Bresso, provincia di Milano. Tre ore dopo stava atterrando all’aeroporto di Padova, ma ha perso il controllo del velivolo e, nel tentativo di risollevarsi da terra, è finito contro un albero. L’aereo si è poi schiantato nell’angolo del piazzale davanti all’entrata dell’aeroporto. Gli inquirenti ipotizzano che Gavazzi si sia accorto di stare finendo su un palazzo e abbia virato disperatamente per cercare di evitarlo. Il velivolo è stato distrutto dalle fiamme. Ad attenderlo in aeroporto c’era la nipote. Anche lei, come diversi passanti, hanno assistito alla terribile tragedia.

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