Dopo la morte di Sean Connery – l’intramontabile agente 007 –  una vera e propria rivoluzione per il personaggio di James Bond.

A vestire i panni dell’agente (temporaneamente) nel nuovo film No Time To Die – previsto in sala nell’aprile del 2021- non sarà più un uomo, ma l’attrice Lashana Lynch nel ruolo dell’agente Nomi.

Il punto di svolta sta nell’aver modificato il ruolo della donna nella saga, visto non più come donna “Bond Girl” dalle forme seducenti e con un ruolo subalterno a quello dell’agente.

 «Non volevo sprecare un’opportunità per quello che Nomi poteva rappresentare – ha detto l’attrice in un’intervista a Harper’s Bazaar -. Ho cercato almeno un momento nella sceneggiatura in cui i membri della comunità nera potessero annuire con la testa, felici di vedere rappresentata la loro vita reale.

In ogni progetto di cui faccio parte, indipendentemente dal budget o dal genere, l’esperienza nera che sto presentando deve essere autentica al 100%».

Le minacce sui social

Trapelata la notizia che nel nuovo film della saga di James Bond sarebbe diventata come agente 007 una donna e nera, Lynch è stata travolta da una valanga di insulti.

Per una settimana l’attrice ha dovuto cancellare i suoi profili dai social media, a causa di insulti vergognosamente discriminanti per le sue origini.

«Sono una donna nera, ma se fosse stata scelta un’altra donna per il ruolo sarebbe stata la stessa cosa, avrebbe subito gli stessi attacchi, gli stessi abusi».

«Devo solo ricordare a me stessa che sono parte di qualcosa che sarà molto, molto rivoluzionario».

La Lynch vede il suo ruolo come un passo nella giusta direzione, un modo per affrontare e superare gli stereotipi sulla razza e sul genere che persistono da troppo tempo.

«Sono molto grata di essere riuscita a sfidare queste narrazioni. – dice l’attrice – Ci stiamo allontanando dalla mascolinità tossica, e questo sta accadendo perché le donne sono aperte, esigenti e fanno sentire la loro voce, e denunciano i comportamenti scorretti non appena li vedono».