Cronaca

L’Agenzia per la cybersicurezza svela le truffe più diffuse sul web

L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha recentemente pubblicato un report che analizza nel dettaglio le principali truffe diffuse sul web

L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha recentemente pubblicato un report che analizza nel dettaglio le principali truffe diffuse sul web. Il Computer Security Incident Response Team, il gruppo di lavoro interno all’Agenzia che ha il compito di monitorare gli incidenti informatici, ha analizzato le principali strategie utilizzate dagli hackers per impossessarsi dei dati sensibili degli utenti, che mettono quindi a rischio la loro identità digitale.

Circa il 64% della popolazione italiana, infatti, dichiara di essere stata bersaglio di e-mail ingannevoli e l’81,7% è preoccupato per le conseguenze di eventuali furti e violazioni dei propri dati. È quanto emerge dall’ultimo rapporto del Censis, l’Istituto di ricerca socio-economica italiano, che evidenzia il ruolo cruciale svolto dagli strumenti di cybersecurity, considerati un investimento sociale di interesse collettivo, che rende possibile una rivoluzione digitale sicura per le aziende e i privati.

Naturalmente non esiste una ricetta anti-crimine informatico e numerosi sono i fattori tecnici, le precauzioni e i comportamenti che devono essere applicati per navigare in sicurezza. Come osservato recentemente da InfoCert, azienda leader in Europa nell’erogazione di servizi di digital trust, ai sistemi informatici di protezione dati online e ai comportamenti guardinghi nelle abitudini di navigazione è importante affiancare servizi che assicurano gli utenti in caso di furto dei dati e possono prevedere risarcimenti economici. Elemento fondamentale in questo contesto assume, inoltre, la formazione: corsi adeguatamente strutturati possono infatti offrire un’occasione importante per aiutare chi naviga in rete e usa la posta elettronica per lavoro al riparo dalle insidie.

Come riconoscere una truffa online

“Siamo interessati al tuo profilo professionale. Se cerchi lavoro, contattaci” è il messaggio che molte persone in cerca di lavoro sperano di ricevere, ma che in realtà nasconde una delle altre truffe individuate dall’ACN. Verrà infatti richiesto all’utente di fare un colloquio telefonico da remoto e di visualizzare un file contenente le condizioni economiche oggetto dell’ipotetico contratto di lavoro. Aprendo il documento il proprio device elettronico verrà infettato e l’hacker avrà accesso a tutte le informazioni contenute al suo interno.

Tra le principali tecniche scelte dagli hackers viene segnalata anche la truffa dei “pacchi finti”: l’invio di una mail fraudolenta in cui si segnala l’impossibilità di consegnare un ipotetico pacco all’indirizzo del destinatario. L’utente è indotto a cliccare sul link inserito all’interno del messaggio di posta elettronica e invitato a fornire il numero della carta di credito.

La crescita esponenziale degli strumenti digitali utilizzati nella vita di tutti i giorni suggerisce quindi di migliorare il proprio livello di consapevolezza dei rischi presenti nel web. I moderni criminali informatici, infatti, sfruttano sempre di più l’ingegneria sociale, lo studio del comportamento delle persone, per carpire in modo fraudolento le credenziali di accesso dei portali online. Attraverso una formazione adeguata sulle modalità di utilizzo degli strumenti con cui entriamo in contatto tutti i giorni, sarà possibile arginare gran parte delle minacce e azzerare quindi le conseguenze economiche derivanti dal furto dell’identità digitale.

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