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L’Agenzia europea del farmaco approva il vaccino covid Moderna: sarà disponibile in Europa

Buone notizie per la lotta contro il coronavirus

L’Agenzia europea del farmaco approva il vaccino anti covid di Moderna. Si tratta del secondo vaccino che riceve il via libera da parte dell’Ema. Lo scorso 21 dicembre 2020, aveva approvato quello della Pfizer.

Covid, l’Agenzia europea del farmaco approva il vaccino di Moderna

L’Agenzia ha raccomandato l’autorizzazione condizionata per il commercio del vaccino prodotto dalla società americana per le persone maggiori di 18 anni. Di questo vaccino all’Italia sono state assegnate 1,3 milioni di dosi nel primo trimestre e altri 9,4 sono invece programmati via via nei mesi successivi.

Il commento di Ursula von der Leyen

“Il vaccino Moderna è sicuro ed efficace. Come prossimo passo garantiremo l’autorizzazione alla commercializzazione nell’Ue”, è stato il primo commento della Commissione europea dopo il parere positivo dell’Ema. Dopo la luce verde dell’Agenzia, la presidente Ursula von der Leyen ha detto: “Buone notizie per i nostri sforzi di dare più vicini contro il Covid agli europei”.

Come prosegue la campagna di vaccinazione in Europa?


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I dati relativi alle vaccinazioni in Europa

 


Intanto prosegue senza sosta la campagna di vaccinazione in Europa. Ma a che punto siamo? L’Italia è il secondo Paese in Europa per dosi di vaccino covid somministrate. Il primo Paese è la Germania. Finora sono 259.481 le persone vaccinate in Italia contro il coronavirus.

Secondo l’ultimo aggiornamento ufficiale, La Regione con la percentuale più alta rispetto alle dosi consegnate da Pfizer resta il Lazio con il 77,9% seguita dalla Toscana (75,1%) e dal Veneto (73,8%).  Tra questi, 223.064 sono operatori sanitari, 22.287 unità di personale non sanitario e 14.130 ospiti di Rsa

ReiThera, anche l’Italia al lavoro per un vaccino: cosa sappiamo

Anche l’Italia è al lavoro per un vaccino contro il coronavirus. Si chiama ReiThera ed ha già superato la Fase 1 della sperimentazione. I dati preliminari indicano una robusta risposta immunitaria e sicurezza, che verranno confermati negli step successivi. Oltre il 90% dei partecipanti al trial clinico ha sviluppato anticorpi neutralizzanti.


 

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