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Agostino Di Bartolomei: la tragica storia del calciatore italiano

Fu un vero e proprio capitano, un leader che non aveva bisogno di riflettori, rispecchiava pienamente un'epoca in cui il calcio era passione e amore, fatto di cuore, sacrificio, gioco di squadra e talento

Agostino Di Bartolomei fu un vero e proprio capitano, un leader che non aveva bisogno di riflettori, rispecchiava pienamente un’epoca in cui il calcio era passione e amore, fatto di cuore, sacrificio, gioco di squadra e talento.

Nella sua carriera vestì la maglia n.10 della Roma (73/74 e dall’81/84), sempre con questa squadra vinse 1 scudetto e 3 coppe Italia.

Agostino Di Bartolomei, la tragica storia del calciatore italiano

Agostino Di Bartolomei nacque l’8 aprile del 1955 a Roma, aveva un carattere schivo e riservato, ben diverso dal tipico calciatore.

Soprannominato Ago o Diba, è cresciuto nelle giovanili della Roma, ha giocato con la maglia giallo rossa in serie A dal 1972 al 1975 e dal 1976 al 1984, con 237 presenze e 50 reti.

Quando, nel 1984, arrivò nella Roma, l’allenatore Sven Goran Eriksson, Di Bartolomei era già passato nel Milan con 88 le presenze in serie A.

Anche qui,  trascorsi i 3 anni, con il cambio della guida tecnica (con l’inizio dell’era Sacchi), decide di cambiare squadra, andando a Cesena per una stagione.

Nei 2 campionati successivi, ha concluso la carriera nella Salernitana, contribuendo alla sua promozione in serie B.


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Con la Roma ha vinto lo scudetto nel campionato 1982/83 e tre volte la Coppa Italia (1980, 1981 e 1984).

Ha vestito la maglia azzurra della Nazionale solo nell’Under 21. In occasione dei Mondiali di Italia ’90 ha commentato le partite sui canali RAI.

30 maggio 1994: la morte di Agostino Di Bartolomei

Il 30 maggio 1994, con un gesto estremo, pose fine alla sua vita, il corpo venne trovato esanime nella sua abitazione a Castellabate (in provincia di Salerno).

I motivi del gesto estremo, probabilmente sono da rintracciare nel mancato inserimento nel mondo del calcio dopo l’abbandono dell’attività agonistica.

La drammatica scomparsa del “capitano” ha ispirato una canzone di Antonello Venditti (in cui ricorda anche Luigi Tenco e Marco Pantani):

…se ci fosse più amore per il campione oggi saresti qui…“.

Anche il brano di Francesco De Gregori , La Leva Calcistica Della Classe ’68, è dedicato a Nino, il capitano della Roma che durante il 1974/1975 indossava la maglia n. 7:

“…ma Nino non aver paura di tirare un calcio di rigore… non è mica da questi particolari…
che si giudica un giocatore…” 

“[…] …Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette. Quest’altr’anno giocherà… con la maglia numero 7”.


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Le maglie indossate da Agostino Di Bartolomei

Stagione Società Numero maglia
87/88
85/86
83/84
82/83
82/83
82/83
82/83
81/82
80/81
79/80
76/77
76/77
74/75
74/75
74/75
74/75
73/74
73/74

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