Roberto Di Falco, 38 anni, è morto dopo esser rimasto ferito in una sparatoria avvenuta ieri, 23 febbraio, in una concessionaria al Villaggio Mosè ad Agrigento. La vittima si era recata nell’attività con un complice per mettere a segno una spedizione punitiva contro il titolare che ha reagito. Alla base di tutto una lite fra il titolare e la vittima per la compravendita di più auto.
Sparatoria in una concessionaria ad Agrigento: morto il 38enne Roberto Di Falco
Al culmine di una rissa fra il titolare e due individui – giunti nella concessionaria per una spedizione punitiva – è partito un colpo di pistola semiautomatica che ha ferito uno dei due aggressori, Roberto Di Falco.
Il titolare ha prontamente allertato i soccorsi e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasferito d’urgenza il 38enne in ospedale. Roberto Di Falco è deceduto poco dopo per la grave ferita al torace.
La spedizione punitiva
Dalle prime informazioni emerse la vittima con l’aiuto di un complice si era recato presso la concessionaria al Villaggio Mosè ad Agrigento per una spedizione punitiva contro il titolare. Quest’ultimo sarebbe stato preso a calci e pugni prima che gli puntassero la pistola alla testa.
Il titolare convinto che l’avrebbero ucciso, ha reagito contro l’uomo armato e nella colluttazione è stato esploso un colpo che ha ferito l’aggressore. L’altro complice è fuggito lasciando Roberto Di Falco a terra.
Aperta indagine: tre persone fermate
Tre persone sono state fermate su ordine della Procura di Agrigento. Sarebbero coinvolte nella rissa in cui è stato ucciso con un colpo di pistola Roberto Di Falco, 38 anni. Le tre persone fermate, e condotte in carcere, sono originarie di Palma di Montechiaro, così come la vittima. L’arma del delitto non è stata ancora ritrovata.
La lite, sfociata in una rissa e poi in omicidio, avrebbe avuto origine dalla compravendita di più auto fra il titolare della concessionaria e il 38enne di Palma di Montechiaro, anch’egli commerciante di auto usate.