Curiosità

Rimosso il Magic Bus di Into The Wild in Alaska: il vecchio pulmino si trovava nel parco nazionale di Denali, a circa 382 chilometri a nord di Anchorage

Rimosso il Magic Bus di Into The Wild in Alaska: il vecchio pulmino si trovava nel parco naziobnale di Denali, a circa 382 chilometri a nord di Anchorage. Nel 1992 vicino al pulmino fu ritrovato  il corpo di Christopher McCandless, il ragazzo di 24 anni che voleva vivere nella natura.

La sua storia divenne un libro e poi un film e il luogo diventò meta di escursionisti e avventurieri spesso improvvisati, che molto spesso hanno perso l’orientamento e non sono riusciti a chiamare aiuto, a causa dell’assenza totale di rete internet e delle imprevedibili condizioni climatiche.

Alaska, è stato rimosso il Magic Bus di Into The Wild

I soldati della Guardianazionale dell’Alaska hanno rimosso il bus abbandonato reso popolare dal libro e dal film “Into the Wild”. Il commissario per le risorse naturali Corri Feige ha precisato che la decisione è stata presa per salvaguardare la sicurezza pubblica in un’area senza copertura di rete e segnata da condizioni meteorologiche imprevedibili.


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La storia

Il bus è stato prelevato con un elicottero durante una missione di addestramento e quindi “priva di costi” aggiuntivi, ma la sua destinazione non è ancora stata stabilita. La sua storia e quella del “Magic Bus” (così lo aveva ribattezzato) furono raccontate sulla rivista Outside dallo scrittore americano Jon Krakauer che poi scrisse il libro “Nelle terre estreme” da cui è stato tratto il film di Sean Penn “Into the wild” con la colonna sonora di Eddie Vedder.


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Simbolo di libertà

Da allora ogni anno molti escursionisti tentavano di raggiungere il leggendario autobus, divenuto un simbolo di libertà, rimanendo bloccati, ferendosi e a volte perdendo la vita durante il tragitto. Nella zona, la natura è aspra e inospitale e accade che in molti, senza l’adeguato equipaggiamento, rimanessero intrappolati nel fiume Teklanka o nei sentieri vicini.

Escursionisti imprudenti

Nel 2010 una giovane donna svizzera di 29 anni è annegata nel fiume e nel 2013 almeno una dozzina di visitatori ha richiesto un intervento di soccorso da parte delle guardie del parco. Quest’anno è morta una donna bielorussa e cinque turisti italiani sono stati recuperati a 20 km dal sentiero Stampede, vicino alla città di Haley. Fortunatamente erano riusciti a lanciare l’allarme grazie a un dispositivo d’emergenza satellitare.

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