Cronaca

Richieste di denaro per facilitare la beatificazione di Aldo Moro: il Vaticano smentisce Report

La nota della Congregazione per le Cause santi contro i contenuti della puntata di ieri sera di Report

Richieste di denaro per facilitare la beatificazione di Aldo Moro: la smentita arriva direttamente dal Vaticano dopo la messa in onda, ieri sera su Rai3, del servizio della trasmissione Report.

Aldo Moro beato: il Vaticano smentisce Report Rai3

In una nota, peraltro inviata a Report già il 9 aprile, della Congregazione delle Cause dei Santi, “in riferimento alle affermazioni del sig. Nicola Giampaolo secondo il quale sarebbero state avanzate nei suoi confronti richieste finanziarie da parte del sottosegretario del Dicastero per favorire la Causa di beatificazione dell’Onorevole Aldo Moro”, il Dicastero spiega che “presso la Congregazione non vi è alcuna causa di beatificazione riguardante l’Onorevole Aldo Moro. Pertanto, di conseguenza il sig. Giampaolo Nicola non è stato mai ratificato da questo Dicastero come postulatore della Causa in questione”.

Inoltre, “nel mese di aprile 2018 questa Congregazione è stata informata che i promotori della Causa dell’Onorevole Moro avevano autonomamente revocato al sig. Nicola Giampaolo il mandato di postulatore per la fase diocesana provvedendo a nominarne uno nuovo. Va notato, pertanto, che la presunta richiesta finanziaria non poteva essere avanzata al sig. Giampaolo nel mese di giugno 2018, come egli asserisce, in quanto non era più postulatore”.

“Si precisa, altresì – continuando da Oltretevere -, che presso la Congregazione delle Cause dei Santi non esiste alcuna forma di accreditamento dei postulatori come il Giampaolo scrive nel suo ‘curriculum vitae’”. La Congregazione diffonde anche la lettera inviata il 9 aprile agli autori del programma da padre Boguslaw Turek, sottosegretario del Dicastero, con riferimento “all’accusa del Sig. Nicola Giampaolo circa la richiesta economica che gli avrei fatto per agevolare la Causa di beatificazione dello statista italiano Aldo Moro”, in cui ribadisce che “quanto affermato non è vero”.

“Ho incontrato il Sig. Nicola Giampaolo negli uffici della Congregazione – spiega padre Turek – per parlare della sua nomina a postulatore in fase romana di due Cause, non riguardanti quella dell’Onorevole Aldo Moro”. In quell’occasione, prosegue, “come è il mio dovere di sottosegretario, gli ho presentato e spiegato con cortesia i motivi che hanno portato il Congresso Ordinario del Dicastero (un organo collegiale che delibera sulle questioni riguardanti le Cause) a non ratificare la nomina per le menzionate due Cause a motivo della mancanza dei requisiti richiesti dalle norme canoniche”.

“Non ho mai trattato o avuto a che fare con la Causa di Aldo Moro – aggiunge il sottosegretario – anche perché nel Dicastero non è stata finora presentata. Infatti, il Vicariato di Roma, al quale è stata fatta domanda di aprire il relativo processo diocesano, non si è rivolto al Dicastero per chiedere l’autorizzazione ad iniziare la Causa”.

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