Cronaca

Mattarella nomina Alfieri tre ragazzi campani: chi sono i giovani

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha nominato 30 Alfieri, di questi tre sono ragazzi della Campania. Ecco chi sono i tre giovani insigniti di tale onorificenza. Si tratta di Aniello Capuano, Josephine Riccio e Giovanni Scialdone, protagonisti di azioni solidali.

Mattarella nomina Alfieri tre ragazzi campani: chi sono i giovani

Il tema che ha guidato nella scelta degli Alfieri della Repubblica è la solidarietà. La selezione tra tanti meritevoli, spiega una nota del Quirinale, “è stata orientata a valorizzare comportamenti e azioni solidali” e “le storie degli Alfieri possono anche essere viste come la punta di un grande iceberg che rappresenta la vita quotidiana dei giovani“.

Aniello Capuano dalla provincia di Salerno

Il primo nominato è Aniello Capuano, nato nel 25 agosto 2004, residente a Siano, in provincia di Salerno: “Per la tenacia con cui affronta la malattia che lo ha colpito da bambino, riuscendo a trarre forza per impegnarsi nella diffusione delle conoscenze sulla distrofia facio-scapolo-omerale e per sostenere la ricerca scientifica. Utilizzando le sue competenze informatiche, ha creato un canale youtube al riguardo“.

Aniello è un ragazzo affetto da distrofia facio-scapolo- omerale (FSHD), una malattia rara a causa della quale ha perso la vista e l’udito, poi parzialmente recuperato grazie a un impianto cocleare. A scuola il suo comportamento è encomiabile: nel periodo del lockdown ha anche messo a disposizione dei compagni di classe le proprie competenze informatiche, sviluppate per fronteggiare la malattia, per aiutarli nelle lezioni da remoto. Aniello sostiene la ricerca medica sulla FSHD con varie iniziative, tra cui spicca il canale youtube “Nello FSHD” attraverso il quale fa conoscere la sua malattia e alimenta la speranza che la scienza e la ricerca riescano a trovano cure e rimedi.

Josephine Riccio dalla provincia di Caserta

Josephine Riccio, nata nell’11 giugno 2006, residente a San Potito Sannitico, in provincia di Caserta: “Per la quotidiana testimonianza del valore irrinunciabile e positivo delle diversità. La sua tenacia è un esempio offerto a tutti per contrastare pregiudizi ed emarginazione. Colpiscono la tenacia e la forza d’animo con cui Josephine, quotidianamente, reagisce alle difficoltà provocate da una malattia invalidante che la costringe sulla sedia a rotelle.

La sua condizione non le impedisce di essere una studentessa brillante: attenta e concentrata durante le lezioni, sempre disponibile con insegnanti e compagni di classe ai quali cerca di trasmettere fiducia, speranza e buonumore. Ha scritto poesie sulla parità di genere, esprimendo le emozioni di giovane donna combattiva e forte. Josephine è anche una cittadina “attiva”, impegnata sui temi della legalità, che con passione partecipa a iniziative nel suo territorio. Il suo esempio infonde coraggio e contribuisce a comprendere il valore positivo delle differenze“.

Giovanni Scialdone dalla provincia di Caserta

Invece Giovanni Scialdone, del 3 dicembre 2004, è residente a Vitulazio, in provincia di Caserta: “Per avere, senza esitazione, praticato manovre di rianimazione su una persona in arresto cardiaco salvandole la vita. Per la costanza con cui si impegna in un’opera di sensibilizzare sul valore delle manovre salvavita e sulla cultura del soccorso“.

Giovanni ha fin da piccolo mostrato una vocazione per la medicina e la cura delle persone. A soli 12 anni è intervenuto su una persona in arresto cardiaco praticando manovre di rianimazione, apprese in casa dai genitori, che sono istruttori di tecniche di primo soccorso. Quelle manovre hanno permesso di tenere in vita l’uomo, in attesa dell’ambulanza, e dunque di salvarlo. Da grande Giovanni vorrebbe fare il medico. Nel frattempo si impegna per diffondere la cultura del soccorso insegnando le manovre salvavita, formando altre persone alla rianimazione e all’uso del defibrillatore.

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