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Alfonso I del Portogallo: biografia, guerre e morte del primo regnante portoghese

Il primo regnante portoghese meglio noto come Alfonso Henriques, detto il Conquistatore

Alfonso I del Portogallo, meglio conosciuto come Alfonso Henriques, detto il Conquistatoreel Conquistador. Alfonso I è nato a Guimarães il 25 luglio del 1109 e morto a Coimbra il 6 dicembre del 1185, fu conte del Portogallo dal 1128 al 1139 e poi primo re del Portogallo dal 1139 sino alla propria morte.

Alfonso I di Portogallo, vita del Conquistatore

Alfonso era figlio di un nobile francese, divenuto conte del Portogallo, Enrico (Dom Henrique), e della principessa Teresa, figlia illegittima del re di León e CastigliaAlfonso VI e della sua amante, Jimena Núñez de Lara.

Nato e cresciuto a Guimarães, dove visse fino al 1128, sotto la sorveglianza del suo tutore, uno dei nobili portoghesi, Egas Moniz. Nel 1112, alla morte del padre ad Astorga, Alfonso divenne titolare della contea del Portogallo ma la madre, Teresa, subentrò al marito nel titolo di Contessa del Portogallo, anzi, dal novembre del 1117, Teresa cominciò a farsi chiamare regina del Portogallo.

Nel 1122 Alfonso ricevette le armi da cavaliere, ma anche al raggiungimento della maggiore età, nel 1123, la madre continuò ad essere la regina del Portogallo e continuò a governare il Portogallo assieme al suo amante, Fernando Peres.

Nel 1126, morì la regina di León e Castiglia, Urraca, sorellastra di sua madre Teresa. La regina del Portogallo, non ritenendosi più vincolata ai patti sottoscritti nel 1121 con Urraca, non riconobbe come suo superiore il re di Galizia e nuovo re di León e Castiglia, Alfonso Raimundez (Alfonso VII).

Nella primavera del 1127, Alfonso VII attaccò il Portogallo ed in sei settimane obbligò Teresa a riconoscere la sua supremazia, mentre Alfonso Henriques era assediato a Guimarães e dovette arrendersi.

I nobili portoghesi non gradirono questa sottomissione ed iniziarono una aperta opposizione a Teresa quando, all’inizio del 1128, a Braga, il diciottenne Alfonso Henriques rese pubbliche le sue intenzioni di non riconoscersi vassallo del re di León e Castiglia; tutti i nobili a sud del fiume Minho appoggiarono Alfonso, contro la madre, e si radunarono nei dintorni di Guimarães.

Teresa mise insieme un esercito galiziano-portoghese che si diresse verso Guimarães e si scontrarono in una località vicina a Guimarães (battaglia di San Mamede). Teresa ed il suo amante, Fernando Peres, furono sconfitti.

Alfonso Henriques vittorioso ottenne così la contea del Portogallo. Dopo la sconfitta, Teresa e Fernando Peres, forse catturati durante la fuga ed espulsi immediatamente dal Portogallo, ripararono nei loro domini nel regno di Galizia.

Un’altra versione narra che Teresa si ritirò in un convento a Póvoa de Lanhoso; mentre una terza versione dice che il figlio l’abbia imprigionata nel castello di Lanhoso; addirittura una quarta dice che il figlio l’abbia condannata e fatta uccidere.

La madre Teresa morì, molto probabilmente nei suoi possedimenti galiziani, nel 1130; dopo la morte della madre, Alfonso Henriques invase il sud della Galizia, che era feudo di Teresa, e da lì fece incursioni in Galizia con l’appoggio di parte della nobiltà galiziana.


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La rivolta Galiziana e “Il principe di Portogallo”

Nel 1135, Alfonso rifiutò di render omaggio a suo cugino, il re di León e Castiglia, Alfonso VII, e da quel momento si fece chiamare “principe del Portogallo.

Nel 1137, Alfonso Henriques appoggiò una rivolta galiziana e quando, dopo la vittoria di Cerneja sulle truppe leonesi, stava per annettersi la Galizia, i Mori attaccarono il sud della contea del Portogallo, sconfiggendolo a Tomar e conquistarono la fortezza di Leiria, appena costruita nel 1135; allora il re di León e Castiglia, Alfonso VII, che nel 1135 aveva assunto il titolo di Imperatore, radunato un esercito a Tui, invase il Portogallo e, con la pace di Tui, indusse il cugino e tutti i suoi baroni alla sottomissione.

Nel 1139, Alfonso Henriques, dopo aver trasferito la capitale da Guimarães a Coimbra, ottenne una vittoria sui Mori di Santarém e li rese suoi tributari. Nella battaglia di Ourique, venne proclamato dalle sue truppe, il 27 luglio, re del Portogallo.


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Lo stemma di Re Alfonso I

Gli obbiettivi della Santa Sede

I negoziati con la Santa Sede avevano due obiettivi, riuscire ad avere piena autonomia dalla chiesa portoghese ed avere il riconoscimento del Regno del Portogallo. I passi più importanti furono i seguenti:

  • dichiarazione di vassallaggio dello stesso Don Afonso Henriques alla Santa Sede con pagamento, in quello stesso 1143, di un tributo annuale perpetuo, in virtù dell’inizio di una nuova fase politica iniziata con l’uso del titolo di re, dopo che con la fondazione del Monastero di Santa Cruz de Coimbra, (1131) subordinato direttamente alla curia romana, aveva permesso l’unione di tutte le diocesi portoghesi a quella di Braga;
  • l’accettazione del tributo, nel maggio del 1144, da parte di papa Lucio II, che suonava come conferma dell’indipendenza, pur rivolgendosi nella missiva ad Alfonso I come dux portugallensis, e non come re del Portogallo;
  • ottenimento della creazione della sede arcivescovile a Braga, rendendo così il Portogallo religiosamente indipendente dai regni vicini.
  • ottenimento della bolla del 1179 con la quale il Papa Alessandro III designava per la prima volta Don Alfonso Henriques come re e gli dava inoltre il permesso di conquistare le terre degli arabi su cui nessun altro principe cristiano avesse accampato diritti in precedenza.

Nel 1146, tra gennaio e giugno, Alfonso Henriques sposò Mafalda di Savoia (1125-1157), figlia secondogenita del conte di Savoia Amedeo III e di Mafalda d’Albon.

Dopo il riconoscimento a re del Portogallo, Alfonso I si dedicò alla pacificazione e all’ingrandimento del regno che passò attraverso la riconquista della città e del castello di Leiria nel 1142.

Dopo aver conquistato la città di Santarém, nel 1147, si diresse verso Lisbona dove venne in suo aiuto una flotta di 200 navi con 13000 uomini (anglo-normanni, germani e fiamminghi) che si stava recando in Palestina; la città cadde dopo quattro mesi di assedio, di conseguenza si arrese anche l’inespugnabile castello di Sintra e la guarnigione di Palmela si diede alla fuga. Dopo queste vittorie alcuni crociati si fermarono in Portogallo stabilendosi nelle zone appena liberate dai Mori.


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L’ascesa di Sancho e la fine della carriera militare

Constatando che, dopo l‘incidente di Badajoz, la sua carriera militare era finita, il 15 agosto 1170 armò cavaliere suo figlio Sancho e lo introdusse nell’amministrazione e nel controllo degli affari militari.

Nel 1178 il figlio Sancho invase al-Andalus, riuscendo a raggiungere Siviglia e a dare fuoco a due sobborghi della città. L’imperatore del Marocco, Abū Ya‘qūb Yūsuf, dopo alcuni vani tentativi, nel 1184, invase il Portogallo con un esercito reclutato in Nordafrica e, nel mese di maggio, assediò a Santarém Alfonso I.

Il figlio, Sancho, riusciva a tenere a bada gli assedianti, ma la salvezza furono i 20.000 uomini inviati dall‘arcivescovo di Santiago de Compostela, a giugno, e l’esercito leonese del genero Ferdinando II, giunto a luglio, che ruppero l’assedio.

La morte

L’imperatore del Marocco, Yusuf, morì nel corso del 1185 ed il suo esercito fu disperso ed un secondo attacco via mare a Lisbona fallì, scongiurando definitivamente il pericolo.

Alfonso I poté così morire in pace, a Coimbra, dove fu tumulato nel monastero della Santa Croce, dove poi fu tumulato anche il figlio Sancho I.


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La tomba di Re Alfonso I

 

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