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Alfred Nobel: dinamite, genio e morte dell’inventore dell’omonimo premio

Alfred Berhnard Nobel, nato a Stoccolma il 21 ottobre del 1833 e morto a Sanremo il 10 dicembre del 1896, è stato un chimico, imprenditore e filantropo svedese. È noto per essere stato l’inventore della dinamite e l’ideatore e fondatore del premio Nobel.

Alfred Nobel, tutto quello che c’è da sapere sull’inventore dell’omonimo premio

Lontano discendente dello scienziato e scrittore svedese del XVII secolo Olof Rudbeck e membro della famiglia Nobel (una eminente dinastia di industriali svedesi), nacque da Immanuel Nobel detto “il Giovane”, a sua volta inventore e ingegnere, e da Karolina Ahlsell. Il padre, dopo una bancarotta, si trasferisce con moglie e figli a San Pietroburgo, in Russia, nel 1838, dove riesce a risollevare le economie di famiglia, entrando nell’industria degli armamenti russi.

Alfred viene qui istruito privatamente, eccellendo soprattutto in lingue straniere e in chimica (ebbe come insegnante privato lo scienziato Zinin). All’epoca, l’industria degli esplosivi era ancora ferma alla polvere da sparo, tuttavia erano già in atto promettenti esperimenti chimici sui nitrati come, ad esempio, il nitrobenzene, la nitronaftalina e l’acido picrico. Giunto a Torino, viene a conoscenza della scoperta della nitroglicerina da parte dell’italiano Sobrero nel 1847 e a soli 17 anni raggiunge Parigi, dove incontra il professore stesso di Sobrero, lo scienziato Pelouze, per scambiarsi alcune conoscenze scientifiche in merito. Due anni dopo (1852) si stabilisce negli Stati Uniti, dove perfeziona gli studi chimici collaborando con l’ingegnere minerario Ericsson e brevettando qui anche il primo contatore a gas; nel frattempo, in Russia, l’azienda del padre si accinge a costruire gli armamenti per la guerra di Crimea.

Tornato in Europa, nel 1856, Nobel brevetta una serie di perfezionamenti sulle bombe. Inventa un primo detonatore relativamente sicuro nel 1863, mentre due anni dopo inventa il primo tappo di sabbiatura. Purtroppo, il 3 settembre 1864, Emil, il suo fratello più giovane, perde la vita durante una grave esplosione nel capannone-laboratorio.

La dinamite

Alfred-Nobel

Altri incidenti meno gravi con la nitroglicerina accadono nei mesi successivi, finché Alfred, in uno stabilimento di Geesthacht, in Germania, riesce a perfezionare l’uso della stessa, attraverso una polvere inerte composta da farina fossile e, in seguito, anche della semplice segatura compressa, rendendo quindi l’esplosivo più maneggevole, solido e stabile. Nasce così la dinamite, il cui brevetto però viene depositato soltanto agli inizi del 1867. L’invenzione gli consente, in breve tempo, di aprire società e laboratori in una ventina di paesi esteri, fra cui uno dei più grandi stabilimenti proprio in Italia, presso la località Valloja di Avigliana, nelle vicinanze di Torino.

Assommando la disponibilità dei suoi allora 360 brevetti industriali, Nobel diventa quindi un ricco imprenditore, acquistando anche la Bofors, una grande industria svedese e riconoscendo una parte di paternità dell’invenzione della dinamite anche al collega chimico piemontese Sobrero, intestandogli un vitalizio. Dopo la morte del padre, Nobel continua sia i suoi affari che i suoi esperimenti: nel 1875 inventa la gelignite, esplosivo gelatinoso ancor più stabile e potente della dinamite, e nel 1887 brevetta la balistite, base della futura cordite.

L’istituzione del Premio Nobel

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Nel 1888, il fratello di Alfred, Ludvig, muore mentre si trovava a Cannes. Per errore un giornale francese pubblica il necrologio della morte di Alfred condannandolo aspramente per l’invenzione della dinamite. Il titolo del necrologio recita Il mercante di morte è morto (Le marchand de la mort est mort), continuando poi: “Alfred Nobel, che divenne ricco trovando il modo di uccidere il maggior numero di persone nel modo più veloce possibile, è morto ieri”.

A seguito di questo episodio, Nobel avrebbe iniziato a preoccuparsi di come sarebbe stato ricordato dopo la sua morte e sarebbe quindi maturata la volontà di lasciare un’eredità migliore. Perciò il 27 novembre del 1895 sottoscrive il suo famoso testamento, con il quale istituisce quei riconoscimenti che sono diventati noti come premi Nobel.

Gli ultimi anni

Filantropo nella più classica delle accezioni, negli ultimi anni Alfred Nobel fu sinceramente tormentato in coscienza dalle possibili applicazioni belliche e distruttive delle sue scoperte. In tale contesto contraddittorio, istituì quindi il premio Nobel, che rese immortale il suo nome per stimolare con la premiazione la ricerca nei campi che illuminano e aiutano l’essere umano a vivere degnamente. Ebbe anche delle velleità letterarie, scrisse infatti un certo numero di poesie e drammi e pensò anche di dedicarsi esclusivamente a questa attività. Non si sposò mai, tuttavia, dal 1876 circa, il suo grande amore fu l’austriaca Sofie Hess.

Nel 1896 Nobel muore per un’emorragia cerebrale in Italia, nella sua villa sulla Riviera ligure, precisamente a Sanremo, in Corso Cavallotti, 116. Il suo corpo viene quindi restituito alla Svezia, dove riposa al Norra begravningsplatsen, cimitero di Stoccolma.

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