Cronaca

Angelo Bonomelli trovato morto in auto: è stato prima drogato e poi rapinato

I quattro responsabili dovranno ora difendersi dall'accusa di omicidio volontario e rapina in concorso

Anglelo Bonomelli è stato trovato privo di vita nella sua auto. L’imprenditore è stato prima drogato e poi rapinato. I ladri che lo hanno narcotizzato adesso sono accusati di omicidio volontario.

Morte di Angelo Bonomelli

Secondo una prima ipotesi l’imprenditore Angelo Bonomelli era morto per un malore. Ma i carabinieri della compagnia di Bergamo, dopo un’intensa attività di indagine, sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti.

L’imprenditore di 80 anni era stato trovato morto all’interno del suv, posteggiato in un parcheggio di Entratico, nella provincia di Bergamo. La scena che si era presentata dinanzi agli occhi degli inquirenti aveva portato questi ultimi a propendere per la tesi del malore.

Le indagini

Un’ipotesi che si è rapidamente sciolta nel momento in cui gli investigatori hanno iniziato ad acquisire preziose informazioni che hanno consentito loro anche di ricostruire le ultime ore di vita dell’imprenditore.

I carabinieri della compagnia di Bergamo hanno tratto in arresto quattro persone. I malviventi dovranno ora difendersi dall’accusa di omicidio volontario e rapina in concorso.

Cosa è accaduto

Tutto ha inizio nella notte tra il 7 e l’8 di novembre, quando il figlio di Angelo Bonomelli contatta i carabinieri della stazione di Bergamo per segnalare il mancato rientro a casa del padre. La denuncia fa scattare immediatamente le ricerche dell’80enne. Poche ore dopo, il suv dell’uomo viene rinvenuto da una pattuglia degli uomini dell’Arma all’interno di un parcheggio pubblico sito in via Mattei a Entratico. Il corpo di Bonomelli, privo di vita, si trovava sul sedile del conducente.

A un primo sguardo, in assenza di segni di violenza, tutto lasciava pensare a un decesso causato da malore improvviso, eppure fin da subito qualcosa non tornava. Il portafoglio della vittima era stato svuotato dei contanti, e inoltre mancavano all’appello il telefono cellulare e un orologio d’oro da cui l’80enne, come confermato dai suoi congiunti, non si separava mai.

Cosa è successo il giorno della morte

Nel tardo pomeriggio del 7 novembre, Bonomelli aveva raggiunto un bar dove aveva appuntamento con un giovane trentatreenne per discutere circa il rilancio sui social delle terme di sua proprietà site nel comune di Sant’Omobono Terme (Bergamo). I due erano stati poi raggiunti da altre 3 persone, un sessantottenne pensionato e 2 giovani disoccupati di ventitré e ventiquattro anni tra cui una donna, tutti italiani, residenti in provincia di Bergamo, noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.

L’imprenditore si era soffermato con loro a chiacchierare all’esterno del bar e a consumare una bevanda offerta da uno dei giovani all’interno della quale era stata disciolta una sostanza degli effetti narcotizzanti.

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