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Anpal avverte: “A novembre ancora difficoltà per le imprese intente ad assumere”

Secondo il bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e da Anpal, le assunzioni a novembre restano ancora bloccate a causa delle difficoltà delle imprese

Aumentano ancora le difficoltà per le imprese intente ad assumere nuove risorse nel mese di novembre. Il bollettino mensile Excelsior, pubblicato il 14 novembre da Unioncamere e da Anpal, conferma il momento buio per le organizzazioni impegnate ad attingere talenti dal mercato del lavoro. In genere, le aziende impiegano oltre quattro mesi per reperire candidati adatti ai propri fabbisogni.

Difficoltà delle imprese ad assumere: a novembre è nuovo record

Il trend negativo raggiunge una percentuale del 46,4%, secondo il bollettino mensile Excelsior, pubblicato da Unioncamere e Anpal. Il sistema informativo Excelsior, realizzato grazie al cofinanziamento dell’Unione europea, Pon Spao – Programma operativo nazionale Sistemi di politiche attive per l’occupazione, a titolarità di Anpal, evidenzia che “le imprese hanno bisogno, in media, di 4 mesi per trovare i candidati adatti“.


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L’incertezza è chiaramente una conseguenza della crisi internazionale degli ultimi mesi. Inoltre, le difficoltà non ricadono soltanto nell’adeguata programmazione degli inserimenti di nuove risorse all’interno delle organizzazioni, bensì anche sulla scelta dei candidati idonei a ricoprire determinate posizioni. In pratica, le imprese non riescono a soddisfare adeguatamente le proprie necessità, in considerazione anche delle differenti possibilità professionali.

“Si spiega così il calo delle assunzioni registrato a novembre rispetto a un anno fa (-82.490 unità pari al 17,7%) e nel trimestre novembre 2022 – gennaio 2023 (-290.710 pari al 19,5%) e il contestuale aumento della difficoltà delle imprese ad assumere, che ha toccato la percentuale record del 46,4% (46% per i giovani)”. Per il solo mese di novembre le assunzioni programmate sono 382.450, mentre nel trimestre novembre-gennaio gli inserimenti dovrebbero essere 1.201.890.

Quali imprese ravvisano maggiori difficoltà sulle assunzioni?

Il bollettino Excelsior, poi, si sofferma sui differenti settori. Appare sicuramente in difficoltà l’industria, con un calo del 18% rispetto al mese scorso e del 27,5% rispetto al precedente anno. Le criticità maggiori sono state avvertite nel comparto delle costruzioni, con una flessione del 22,7% rispetto ad ottobre e addirittura del 28,8% rispetto al 2021.

Nel complesso, l’industria prevede 120.810 assunzioni in questo mese. 375.930, invece, nel trimestre novembre 2022-gennaio 2023.

“Più contenuto il calo dei servizi, almeno rispetto allo scorso anno (-12,3%), grazie soprattutto al buon andamento del commercio, che guadagna in un anno il 5,7% (-7,0% rispetto a un mese fa). Complessivamente le assunzioni programmate nei servizi sono 261.650 a novembre e 825.960 nel trimestre novembre 2022-gennaio 2023″, certifica il bollettino mensile Excelsior.

Difficoltà per le assunzioni legate a molteplici fattori

Tipologia di contratti offerti

Le difficoltà nell’inserimento di nuove risorse, in generale, sono altresì differenziate a seconda dei contratti offerti. Quelli a tempo determinato, circa 201mila unità, rappresentano il 52,6% delle prossime entrate e registrano un lieve decremento rispetto a novembre 2021, ovvero quando l’offerta orbitava intorno al 55,1%.

I contratti a tempo indeterminato, invece, raggiungono la percentuale del 20,2%, traducendosi in circa 77mila offerte. Buon utilizzo anche dei contratti di somministrazione (50mila), con percentuale del 13,1%, mentre il contratto di apprendistato resta al 5,2% con circa 20mila unità. Seguono le altre tipologie contrattuali, con contratti non alle dipendenze (16mila unità e 4,1%), le altre forme contrattuali alle dipendenze delle differenti organizzazioni (12mila, ovvero il 3%) ed i contratti di collaborazione (7mila, con percentuale dell’1,9%).

I contesti organizzativi e le difficoltà ad assumere

A seconda della classe dimensionale, poi, si registrano ulteriori differenze. Sono le microimprese, organizzazioni con un range di 1-9 dipendenti, ad essere maggiormente dinamiche sul mercato del lavoro questo mese, con una stima di circa 115.470 inserimenti, nonostante una diminuzione in termini tendenziali del 21% a novembre e del 23,1% nel trimestre novembre 2022-gennaio 2023.

Tra novembre e gennaio, però, le imprese con una forza lavoro compresa tra i 10 ed i 49 dipendenti programmano un elevato numero di assunzioni, con circa 364.550 inserimenti.

Dove le imprese hanno maggiori difficoltà ad assumere secondo Anpal

Molteplici differenze sul mercato del lavoro, ovviamente, sono ravvisabili anche a livello territoriale. 124mila sono le assunzioni previste dalle imprese del Nord ovest del Paese, a cui seguono le imprese del Sud e delle isole, con 93mila inserimenti.

Le imprese del Nord est, dove si registra maggior difficoltà di reperimento delle risorse umane, mirano a 89.090 inserimenti, mentre per le aziende delle Regioni del Centro sono attese circa 76.730 assunzioni.

Quali profili professionali sono ricercati dalle organizzazioni

L’ennesima distinzione sul mercato del lavoro, poi, è dovuta dalla ricerca di differenti profili professionali. Il mismatch tra domanda ed offerta di lavoro interessa il 46,4% delle assunzioni, che si traduce in estrema difficoltà di reperimento di circa 177mila profili sui circa 382mila ricercati. In media, ogni organizzazione impiega quattro mesi per la ricerca ed il concreto inserimento di risorse nei contesti organizzativi.

Per gli Specialisti nelle scienze della vita si registrano difficoltà intorno al 77,5% degli inserimenti, con processi di ricerca e selezione dei candidati che possono sfiorare anche i 7,5 mesi. Criticità si registrano anche per le assunzioni di Tecnici della gestione dei processi produttivi, per i Fonditori, saldatori, per i montatori di carpenteria metallica, per gli Artigiani e operai specializzati nelle costruzioni e per i Tecnici in campo ingegneristico.

Per tutti questi profili le difficoltà di inserimento oscillano tra il 65,5% ed il 69,5%, con processi di reclutamento che possono raggiungere anche i 5,7 mesi.

Come conferma il borsino delle professioni, preso in riferimento per questo studio, si evidenzia la richiesta di “10mila Tecnici di rapporti con i mercati, 9mila Tecnici della salute, 7mila Tecnici informatici, telematici e delle comunicazioni e 5mila Ingegneri tra gli high skills, 41mila Addetti alla ristorazione, 36mila Addetti alle vendite, 25mila Conduttori di veicoli a motore, 15mila Operai specializzati nelle costruzioni e nel mantenimento delle
strutture tra le professioni low skills”.

In assoluto, i numeri maggiori sono registrati dalle attività di ristorazione, per cui sono previste 41.750 assunzioni soltanto nel mese di novembre. Seguono, poi, gli addetti alle vendite (36.490), il personale non qualificato nei servizi di pulizia (26.570) e i conduttori di veicoli a motori (26.570).

Indirizzi di studio che garantiscono migliori esiti occupazionali

Anche gli indirizzi di studio ed il grado di formazione garantiscono esiti occupazionali differenti. Secondo il bollettino Excelsior, infatti, “gli indirizzi di studio che garantiscono gli esiti occupazionali migliori sono quello economico tra i percorsi universitari, quello di amministrazione, finanza e marketing per il diploma secondario e quello meccanico per la qualifica o diploma professionale: a novembre le assunzioni previste sono infatti rispettivamente 17.270, 33.120 e 13.760.

Previsti anche 3.710 assunti provenienti dagli Its, mentre 137.4100 (36%) sono le assunzioni programmate di lavoratori che non hanno alcun titolo di studio”.

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