Covid, ex paziente: “A 3 mesi dal contagio ancora lotto per vivere”Â
Appello dopo l'ospedale: "Vaccinatevi"
Ha trascorso 27 giorni di ricovero al Covid Hospital di Jesolo (Venezia), poi tra aprile e maggio si è negativizzato, ma a tre mesi dal ritorno a casa ancora lotta per tornare a vivere in modo normale. È la testimonianza di William Crepaldi, un 54enne di San Michele al Tagliamento, che ha superato il contagio e che ora ha chiesto ai sanitari che l’hanno avuto in cura di diffondere la sua storia e il suo appello.
L’appello di William Crepaldi contagiato dal Covid: cerco di tornare a vivere
“Spero si capisca – dice – che tutti siamo esposti al pericolo del contagio con possibili gravi conseguenze, e che per difendersi bisogna assolutamente vaccinarsi. Quindi il mio invito è: non esitate, fatevi assolutamente il vaccino”.Â
La storia
La sua storia è stata diffusa dall’Ulss 4 Veneto Orientale. “I primi brividi, la febbre, difficoltà a muoversi e a respirare, il soccorso in ambulanza – racconta ancora Crepaldi, ricordando l’esordio della malattia – infine il ricovero al covid hospital di Jesolo”.
Questo accadeva tra marzo e aprile, il virus è poi scomparso ma a distanza di circa 3 mesi i problemi di salute sono rimasti. All’arrivo al covid hospital, per le condizioni critiche Crepaldi è stato subito ricoverato in terapia intensiva, dove vi è rimasto per 12 giorni.
Ricorda
“Ero vigile– ricorda -, vedevo la sofferenza, vedevo persone che non sono uscite vive dall’ospedale, non ci si poteva muovere ed eravamo affidati in tutto e per tutto a chi curava e a chi si occupava di noi: veri e propri angeli bardati di cui vedevamo solo gli occhi”.
E ora, quando tutto pareva superato, ancora le difficoltà fisiche. “Ho perso 18 chilogrammi, -spiega l’uomo -.non riuscivo a camminare, faticavo a respirare, ma ancora oggi non sono riuscito a superare tanti problemi che mi hanno cambiato la vita. Continuo respirare con difficoltà , mi affatico subito, perdo la memoria, sono spesso poco lucido, mi mancano degli automatismi motori nel fare le cose più banali. Ora cerco solo di pensare a riprendermi”.
“Per questo motivo – conclude – vorrei dire che nessuno è escluso da questo pericolo, tutti ci sentiamo invincibili e pensiamo che il virus non ci possa raggiungere. Dunque vaccinatevi, vaccinatevi, vaccinatevi“.