Cronaca

Approvato il decreto proroghe, salta l’obbligo smart working al 50% per la Pubblica amministrazione 

Via libera al decreto legge di proroga dei termini, ma senza interventi sulle concessioni demaniali che saranno oggetto di un provvedimento ad hoc

Il Consiglio dei ministri di questa mattina ha approvato il decreto legge proroghe, confermando l’eliminazione dell’obbligo di smart working al 50%, dunque per un dipendente su due, nella Pubblica amministrazione. Lo hanno riferito fonti di governo al termine della riunione.

Approvato il decreto proroghe

Il decreto “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi” si compone di 11 articoli. Il provvedimento contiene una serie di proroghe che riguardano diversi ambiti, tra cui lo smart working, i documenti di riconoscimento, i bilanci degli enti locali e delle Camere di Commercio, i poteri speciali nei settori di rilevanza strategica, le patenti. Nel decreto però non c’è la misura sulle concessioni balneari.

Le concessioni delle spiagge, infatti, sono tornate d’attualità proprio perché la Commissione europea ha invitato il governo a fornire dettagli visto che nel capitolo del Pnrr sulla concorrenza il tema non è toccato. La legge di bilancio del 2019 ha disposto la proroga di 15 anni, fino al 31 dicembre 2033, delle concessioni demaniali turistiche, senza stabilire nuove gare. Un allungamento che a Bruxelles giudicano una violazione del mercato.

Documenti in scadenza validi fino al 30 settembre

Le carte d’identità e i documenti di riconoscimento scaduti saranno validi fino al 30 settembre. È la nuova proroga prevista dal decreto. Inoltre, addio alla prova teorica, per ottenere la patente di guida, per le domande presentate a partire dal primo gennaio 2021 e fino alla fine dello stato di emergenza. Mentre per chi ha fatto domanda l’anno scorso, il termine per eseguire l’esame è fissato alla fine di quest’anno.

Superamento obbligo 50% smart working nelle Pubbliche amministrazioni

Cambiano le regole dello smart working nella Pa. Nel decreto proroghe non c’è più infatti il riferimento all’obbligo di far lavorare a distanza il 50% dei dipendenti. Nel testo si legge che le amministrazioni “fino alla definizione della disciplina del lavoro agile da parte dei contratti collettivi” e “non oltre il 31 dicembre 2021“, in deroga alle misure del 17 marzo 2020, “organizzano il lavoro dei propri dipendenti e l’erogazione dei servizi attraverso la flessibilità dell’orario di lavoro, rivedendone l’articolazione giornaliera e settimanale, introducendo modalità di interlocuzione programmata, anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza con l’utenza, applicando il lavoro agile, a condizione che l’erogazione dei servizi rivolti a cittadini ed imprese avvenga con regolarità, continuità ed efficienza, nonché nel rigoroso rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente”. 

Salta anche il limite del 60% indicato nei Pola, mentre scende dal 30% al 15% la soglia minima in caso di mancata adozione dei Piani organizzativi.

Smart agevolato nel privato in decreto riaperture

L’estensione al 30 settembre del regime di lavoro agile emergenziale, annunciato nei giorni scorsi dopo il tavolo tra il ministro del Lavoro Andrea Orlando e le parti sociali, non è stato inserito nel decreto proroghe al vaglio del Consiglio dei ministri di oggi, che si è occupato del pubblico impiego. A quanto si apprende la proroga per il settore privato troverà il suo veicolo legislativo nel decreto sulle riaperture, in fase di conversione in Senato, tramite un emendamento.

Rafforzamento Golden Power prorogato al 31 dicembre

Il rafforzamento delle norme sul golden power come conseguenza del Covid-19 è prorogato al 31 dicembre 2021. Lo prevede un articolo del Dl proroghe, che è stato approvato in Consiglio dei ministri, secondo una bozza di cui Radiocor è in possesso. Lo scorso dicembre il rafforzamento, che è sostanzialmente un ampliamento degli obblighi di notifica, era già stato prorogato al 30 giugno.

Carte d’identità

Le carte d’identità e i documenti scaduti nel corso della pandemia saranno validi fino al 30 settembre 2021.

Enti locali

Il termine per la deliberazione dei rendiconti di gestione per l’esercizio 2020 per gli enti locali è prorogato al 31 maggio 2021. Per l’esercizio 2021, il termine per la deliberazione del bilancio di previsione slitta al 31 maggio 2021 e fino ad allora è autorizzato l’esercizio provvisorio.

Camere di commercio

Differito al 30 giugno il termine per l’adozione dei bilanci d’esercizio delle Camere di commercio, delle loro Unioni regionali e delle relative aziende speciali riferiti all’esercizio 2020, che era fissato al 30 aprile.

Ferrovie

Le imprese ferroviarie avranno tempo fino al 15 maggio per la rendicontazione necessaria per ottenere i benefici a compensazione delle perdite subite a causa dell’emergenza da Covid e il ministero delle Infrastrutture avrà tempo fino al 15 giugno 2021 per emanare il decreto ministeriale con il riparto delle risorse.

Navi da crociera

Le navi da crociera iscritte nel Registro Internazionale, in deroga alle norme vigenti, possono effettuare servizi di cabotaggio, fino al 31 dicembre 2021, previo accordo da stipularsi tra le associazioni datoriali e sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro per il settore privato dell’industria armatoriale.

Carceri

Le misure urgenti anti-Covid per le carceri sono prorogate fino al 31 luglio, termine attuale della fine dello stato di emergenza.


Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio