Cronaca

Truffa sui diamanti, beffati anche Vasco Rossi e Federica Panicucci: arrestato noto imprenditore

È stato arrestato Nicolò Maria Pesce, imprenditore e titolare della società di consulenza Kamet. L’arresto, operato dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, è scattato per il riciclaggio dei risparmi investititi da migliaia di risparmiatori truffati. Sono stati sequestrati nel blitz di oggi 17 milioni di euro. L’indagine del pm Grazia Colacicco è una tranche della nota inchiesta sulla truffa dei diamanti anche a danni di vip come Vasco Rossi.

Arrestato Nicolò Maria Pesce, truffava vip con i diamanti

L’attività in argomento, convenzionalmente denominata “GOLD FISH”, scaturisce dalle risultanze dell’indagine “CRAZY DIAMOND”, conclusa nel 2019, che aveva consentito di accertare la commissione di una truffa, per diverse centinaia di milioni di euro, ai danni di decine di migliaia di risparmiatori, da parte di società che, attraverso il sistema bancario, promuovevano e vendevano diamanti a prezzi notevolmente superiori rispetto all’effettivo valore, paventando agli investitori rendimenti irrealistici ed applicando loro esorbitanti provvigioni.

In particolare, approfondendo ulteriormente i flussi finanziari di una delle società le cui quote erano già state sottoposte a sequestro nella precedente operazione e sviluppando alcune segnalazioni per operazioni sospette, Le Fiamme Gialle milanesi hanno ricostruito il complesso meccanismo di riciclaggio utilizzato per occultare una parte dei proventi della predetta truffa, anche attraverso l’interposizione di numerose persone fisiche e giuridiche.

Le indagini

Le investigazioni, svolte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, hanno consentito, in pratica, di rilevare che l’imprenditore aveva riciclato e reinvestito i propri guadagni illeciti in fondi gestiti da una società d’investimento lussemburghese nonché finanziando numerose imprese a sé riconducibili, tutte attive nel Centro-Nord Italia nei più diversificati settori economici: un ristorante a Forte dei Marmi, una cava di marmo, una sartoria ed un concessionario di autovetture tutti ubicati in Carrara e due società operanti nel recupero crediti e nell’intermediazione immobiliare con sede in Milano.

Le attività sono state effettuate in Milano, Roma, Varese e nelle province di Lucca e Massa Carrara ed hanno consentito di sottoporre a sequestro n. 53 rapporti finanziari, n. 21 partecipazioni societarie, un immobile e un’autovettura.


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