Cronaca

Melania Trump sfida il marito e condanna ufficialmente l’attacco a Capitol Hill

La first lady aveva fatto eco al marito quando aveva criticato il risultato del voto, ma questa volta è diverso

A quasi una settimana dal fersesco colpo di Stato che ha fatto tremare il mondo libero, la first lady Melania Trump prende una posizione e condanna, senza mezzi termini, i fatti di Capitol Hill.

Melania ha espresso una ferma condanna per quanto è successo, e si è detta “delusa e amareggiata”.

Assalto a Capitol Hill: la condanna di Malenia Trump

Quando il marito denunciava brogli a tutte le ore, affermando di aver vinto le elezioni presidenziali e che avrebbe intentato causa fino alla fine dei suoi giorni, per ribaltare il risultato, Melania gli era stata vicino e aveva fatto eco ai suoi proclami deliranti.

Voto truccato

“Gli americani meritano elezioni giuste. Ogni voto legale, non illegale, deve essere contato. Dobbiamo proteggere la nostra democrazia con una completa trasparenza“, aveva scritto sui social: una dichiarazione “ambigua”, ma che sostanzialmente dava ragione a Donald, e avallava le sue affermazioni.

Il messaggio ufficiale

Adesso, però, è diverso, quello che è accaduto è talmente grave da non consentirle di tacere. Ed ecco che arriva la sua ferma condanna, tramite un messaggio pubblicato dalla Casa Bianca “Condanno assolutamente le violenze che si sono verificate nel Campidoglio della nostra nazione. La violenza non è mai accettabile”, scrive Melania.

Dubbi da Francia e Germania

“La cancelliera Angela Merkel ritiene problematico che sia statobloccato in modo completo l’account Twitter di Donald Trump”: lo ha detto il portavoce Steffen Seibert, in conferenza stampa a Berlino, rispondendo a una domanda specifica sull’argomento.

Anche la Francia deplora la decisione di Twitter sottolineando che regolamentare la rete non spetta ai colossi del web. “Ciò che mi sciocca è che sia Twitter a decidere di chiudere il profilo di Trump”, ha dichiarato il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, intervistato ai microfoni di radio France Inter.

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