Cronaca

Attacco hacker mondiale, per Palazzo Chigi criminali a caccia di riscatto

Potrebbe essere opera di alcuni criminali intenti ad ottenere un riscatto l’attacco hacker partito nella giornata di domenica 5 febbraio e che ha aziende e infrastrutture a livello mondiale. L’attacco, in Italia, non ha avuto tra gli obiettivi “nessuna Istituzione o azienda primaria che opera in settori critici per la sicurezza nazionale”.

Attacco hacker mondiale, criminali a caccia di riscatto

In merito è intervento Palazzo Chigi con una nota a margine del vertice sull’accaduto. Secondo l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e la polizia postale, prosegue la nota, “non sono emerse evidenze che riconducano ad aggressione da parte di un soggetto statale o assimilabile a uno Stato ostile; è invece probabile l’azione di criminali informatici, che richiedono il pagamento di un ‘riscatto'”.

I server presi di mira

Sono stati presi di mira i “server VMware ESXi“, secondo quanto comunica la stessa agenzia, secondo cui l’attacco riguarda “qualche migliaio di server compromessi” dai Paesi europei come Francia, il Paese più colpito, Finlandia e Italia, fino al Nord America, il Canada e gli Stati Uniti.

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