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Attori italiani contro Netflix: nega dati su visualizzazioni di serie e film

Alcuni attori italiani si schierano contro la piattaforma di streaming Netflix, che sembra negare i dati su visualizzazioni di serie tv e film. Naturalmente, il tutto ricade sul compenso che dovrebbe essere maggiormente adeguato.

Attori italiani contro Netflix: cosa succede?

Artisti 7607 fa causa a Netflix. La collecting di diritti connessi fondata da Elio Germano, Neri Marcorè, Claudio Santamaria, Michele Riondino, Alberto Molinari e Carmen Giardina ha deciso di muovere un’azione legale contro il colosso dello streaming per impedire lo sfruttamento senza limiti di film e serie, dei quali verrebbero negati i dati sulle visualizzazioni.

La società che tutela gli interessi di migliaia di creativi ha denunciato la distorsione che ne deriverebbe nella formulazione dei compensi, ritenuti troppo bassi anche quando un lavoro ottiene un grande successo nel mondo.

Compensi inadeguati per gli attori

Proprio come starebbe accadendo tra Siae e Meta, secondo Artisti 7607 “sfrutterebbe incessantemente le opere audiovisive protette senza fornire alle società di raccolta i relativi dati di sfruttamento e, di fatto, sottraendosi all’obbligo di remunerare gli artisti interpreti con un compenso adeguato e proporzionato, stabilito dalla direttiva copyright”, come dichiara Il Sole 24 ore.

Per quanto riguarda il tema di diritti d’autore e corrispondenza royalties, a settembre 2021 Artisti 7607 denunciava “l’inaccettabile chiusura negoziale da parte dei grandi utilizzatori”. Tra questi, ovviamente Netflix, ma anche Apple e altre piattaforme che operano in questo “nuovo business“.

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