Autocertificazione Prima Casa: il modello da compilare e scaricare online

Qui è possibile trovare un modello di autocertificazione prima casa da compilare e stampare. Il fac simile di autocertificazione prima casa presente in questa pagina è proposto in formato Doc e PDF. Il file Doc può essere modificato in modo veloce utilizzando Word o un altro programma che supporta questo formato.

Modulo Autocertificazione Prima Casa

Prima di scoprire quali siano la forma e il contenuto dell’autocertificazione prima casa, è opportuno capire cosa si intende quanto si parla specificamente di prima casa.

La prima casa non è, come talvolta erroneamente si crede, l’abitazione principale, anche se spesso le due situazioni si riferiscono ad una sola struttura. Questo per esempio, è il caso di chi possiede un unico immobile e lo utilizza come abitazione.

La prima casa, effettivamente, è il primo immobile acquistato da un soggetto, se però utilizzato specificamente come abitazione.

Inoltre, perché possa essere considerato tale, è necessario che abbia alcuni requisiti

  • Deve essere stato acquistato da una persona fisica non titolare di altra abitazione
  • Non deve essere considerato ufficialmente un’abitazione di lusso, cioè A/1, A/8, A/9
  • Deve essere situato nello stesso comune di residenza del proprietario.

Con la proprietà di un altro immobile decade la condizione di prima casa, questo riguarda anche le quote in condivisione o gli immobili in usufrutto e si riferisce a tutto il territorio nazionale. Inoltre la condizione di prima casa viene meno anche nella situazione in cui ad essere già in possesso di un immobile sia il coniuge.

All’atto di acquisto della prima casa, l’acquirente deve quindi dichiarare di non essere, egli stesso e il coniuge, proprietario di un altro immobile o titolare di usufrutto, se ciò riguarda lo stesso comune. Questo significa che un’altra proprietà immobiliare è consentita sempre che si trovi in un altro comune e non abbia già goduto della agevolazioni di prima casa.

Risulta essere quindi facile capire che la prima casa, in realtà, può anche non essere la prima ad essere stata acquistata.

Agevolazioni per la Prima Casa

Al momento del rogito, è importante redigere una dichiarazione per l’ufficio catastale per rendere noto che si tratta realmente della prima casa, visto che questa condizione comporta diverse agevolazioni interessanti come la riduzione dell’imposta di registro, la riduzione dell’Iva, la riduzione o in alcuni casi l’esenzione delle imposte locali, la detrazione degli interessi passivi del mutuo e della rendita catastale e la riduzione delle utenze domestiche.

Le agevolazioni possono variare localmente o in merito ad aggiornamenti e variazioni, per questo si raccomanda di verificarle con attenzione.

Si tratta comunque di incentivi che possono risultare molto utili, per questo è importante prestare attenzione e informarsi con la massima precisione. Le agevolazioni variano anche in relazione all’acquisto da un privato o da un’impresa di costruzioni, e così in caso di immobili ricevuti in dono o in eredità.

In particolare, a essere interessati dalla riduzione sono le giovani coppie e i giovani sotto i 35 anni e le famiglie con un solo genitore e figli minorenni, sempre che, come si è detto, non possiedano altri immobili nello stesso comune e che non abbiano acquistato un immobile di lusso.

Inoltre, per evitare che il privilegio decada, è necessario che l’immobile considerato prima casa non venga ceduto nei primi cinque anni senza acquistarne un altro da adibire ad abitazione.

Come Scrivere l’Autocertificazione Prima Casa

Per chiedere l’agevolazione prima casa, e usufruire di conseguenza delle riduzioni sulle varie imposte, è necessario presentare la dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Si tratta di un’autocertificazione che sostituisce il documento originale in tutti i rapporti con la Pubblica Amministrazione.

L’autocertificazione può essere esibita dai cittadini italiani, da chi proviene dall’Unione Europea, e dai cittadini extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno.

Nel caso in cui un dipendente della Pubblica Amministrazione non accetti l’autocertificazione prima casa, commette una violazione dei propri obblighi, e può quindi essere segnalato e incorrere in sanzioni.

Per presentare l’autocertificazione prima casa si utilizza un foglio bianco firmato oppure si può scaricare il modulo autocertificazione presente in questa pagina. Questo tipo di documenti non richiede il pagamento di un’imposta di bollo e l’autenticazione della firma.

Inoltre, se il diretto interessato non può firmarlo di fronte al destinatario, può comunque farlo precedentemente allegando la copia di un documento. Naturalmente, ogni informazione falsa è perseguibile penalmente. Secondo quanto indicato dall’art. 483 c.p., infatti, chiunque attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità, è punito fino a due anni di reclusione.

L’autocertificazione prima casa di solito viene consegnata alla sede territoriale dell’Agenzia delle Entrate.

Modulo Autocertificazione Prima Casa

Prima di tutto, deve riportare chiaramente tutti i dati personali di chi la sottoscrive, come nome e cognome, luogo e data di nascita, indirizzo completo di residenza e codice fiscale.

A questo punto occorre indicare tutti i dati dell’immobile, come indirizzo, comune, numero civico e il tipo di agevolazione alla quale si intende accedere.

La dichiarazione si conclude, come qualsiasi altro documento, con la data e la firma. Nel caso di un immobile ottenuto tramite asta, deve essere indicata la data dell’asta e i dati relativi all’esecuzione immobiliare forzata.

La firma non deve essere necessariamente apposta in presenza di un pubblico ufficiale e non necessita di autenticazione. Inoltre non è necessario applicare marche da bollo.

Una volta effettuata la compilazione, l’autocertificazione prima casa può essere presentata consegnando il documento di persona allo sportello oppure spedendolo via posta ordinaria, fax, mail o PEC. Nel caso in cui non venga consegnato di persona, al documento bisogna allegare la copia di un documento di identità valido del dichiarante.

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