Il riacutizzarsi dei contagi in Irpinia, con la maggior parte dei casi concentrati ad Ariano Irpino, ha spinto la Regione Campania a prendere provvedimenti seri, in vista delle prossime aperture.
Ariano Irpino, come Vo’ Euganeo, è stata scelta come area pilota per mappare il contagio da coronavirus attraverso una serie di test, tamponi e sierologici, che serviranno a verificare anche i contagi precedenti e gli asintomatici.
Coronavirus, Ariano Irpino area pilota per i test
Il comitato tecnico che provvederà allo screening è composto da: Regione Campania, Unità di Crisi, Comitato per l’Ordine e la Sicurezza presieduto dal Prefetto di Avellino Paola Spena, gli ospedali Monaldi e il Cotugno di Napoli (per i campioni di ritorno), l’Istituto Zooprofbilattico Sperimentale per il Mezzogiorno, l’Asl di Avellino, il Comune di Ariano Irpino. A questi andrà ad aggiuingersi, probabilmente, anche la Biogem, che dovrà sciogliere la riserva entro domani.
I test
L’intera operazione durerà non oltre 5 giorni, Ariano sarà divisa in 12 zone, per ognuna saranno comprese 2mila persone. I prelievi verranno effettuati in loco e successivamente elaborati, i dati definitivi si conosceranno solo dopo eventuali tamponi di ritorno alle persone trovate positive.
Le preoccupazioni del sindaco Franza
In un post sulla sua pagina Facebook il sindaco di Ariano, Enrico Franza, ha espresso perplessità in merito all’iniziativa
Di certo più che positiva la notizia degli screening di massa attraverso test sierologici, ma mio malgrado riesco a gioirne a metà, essendo un traguardo a metà.
La notizia non deve distoglierci dal continuare a pretendere chiarezza su quanto è stato fatto sul fronte della indagine epidemiologica.Ancora non ci è dato sapere, se non da testimonianze dirette di persone contagiate, se sia stata condotta una mappatura mirata e puntuale con tampone di eventuali asintomatici e di coloro venuti in contatto con soggetti risultati positivi al covid-19.
Evidentemente, i ritardi accumulati in questi due mesi nella gestione dell’emergenza sanitaria hanno condotto Ariano alla situazione attuale, subendo per giunta l’onta del pregiudizio di una comunità abitata da cittadini irresponsabili, nonostante sia stato ampiamente dimostrato da parte della stragrande maggioranza degli arianesi un grande senso di responsabilità.Da profano, mi chiedo: “E se la Città di Ariano, oltreché come area pilota, fosse individuata come area naturalmente deputata ad accogliere una task force, richiesta a più riprese in questi mesi, che possa proseguire l’attività di tracciamento avviata dall’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno?”
Mi auguro che non si abbassi la guardia, anche e soprattutto da parte di noi cittadini, riguardo al nostro dovere di continuare a rispettare le regole e al nostro diritto di ottenere risposte esaustive dalle autorità sanitarie, relative alla gestione dell’emergenza e allo stato attuale e futuro del nostro ospedale.