Emergono i primi dettagli dell’operazione che ha portato all’arresto del dirigente dell’Ispettorato interregionale del Lavoro di Napoli Renato Pingue
Secondo le prime informazioni, l’impreditore complice di Pingue sarebbe l’Amministratore Delegato di un’importante S.P.A. irpina, operante anche a livello nazionale, nel settore della fornitura personale per servizi.
Nei confronti di costui è stato eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per un totale di 2 milioni di euro.
Le accuse a Pingue
All’epoca dei fatti contestati a Renato Pingue,l’uomo era anche Direttore Provinciale del Lavoro F.F. dell’allora Direzione Provinciale del Lavoro.
In tale veste, dopo aver ottenuto l’assunzione di un figlio, ingegnere presso una delle due S.P.A. al centro dell’inchiesta, avrebbe compiuto atti contrari ai doveri d’ufficio.
L’illecito sarebbe riferito ad un appalto per la fornitura di servizi tra le due S.P.A. oggetto dell’inchiesta, prima come committente e la seconda come appaltatrice.
Il sequestro preventivo ha interessato circa 30 conti correnti, riconducibili ad entrambe.
Ta le accuse anche quella di aver esercitato pressioni e intimidazioni nei confronti dei lavoratori delle due società, costringendoli a formare verbali di conciliazione al limite del ricatto.