L’aspirapolvere è uno degli elettrodomestici che hanno cambiato innegabilmente il nostro stile di vita. Fu inventato nella seconda metà del diciannovesimo secolo oltreoceano, precisamente negli Stati Uniti e sembra che il primo brevetto fu proprio del 1876, anche se per un apparecchio decisamente diverso da quello che ci si aspetterebbe. SI trattava infatti di un dispositivo legato a una carrozza e, tramite una pompa azionata manualmente, permetteva di pulire principalmente i tappeti, noti per la loro tendenza ad accumulare polvere e sporcizia.
Ben lontano dal dispositivo elettrico che tutti abbiamo oggi, nel 1905 iniziò ad apparire nelle case, soprattutto inglesi, un modello sviluppato da Walter Griffiths, azionato da una sola persona che doveva azionare dei mantici per attivare l’aspirazione. L’inizio del ventesimo secolo fu una vera e propria fucina di idee, ormai il concetto di “aspirapolvere” era stato recepito dal grande pubblico e numerosi inventori iniziarono a brevettare i loro apparecchi, sperando potessero rivoluzionare il mercato.
Altro famoso creatore di aspirapolvere fu James Kirby, che sviluppò il “Ciclone Domestico” che usava l’acqua per separare la sporcizia. Il nome dell’inventore, per chi ha una discreta conoscenza dell’argomento, è stato indissolubilmente legato agli aspirapolvere a partire dagli anni ’30 negli Stati Uniti ,così come quello di William Henry Hoover lo è stato per il Regno Unito.
La nascita di brand ancora attuarli
In questa congiunzione storica, in Europa non c’era solo la Hoover Company ma troviamo anche la Vorwerk, azienda fondata dai fratelli Carl e Adolf nel 1883 e che si occupava, pensate un po’, di tappeti e grammofoni. Nelle prime decadi del ventesimo secolo, l’azienda si trovò in grave difficoltà a causa della nascita e diffusione della radio, bisognava dunque cercare un nuovo ambito cui dedicarsi.
La compagnia aveva già trattato tappeti in passato, quindi perché non tornare alle origini con un dispositivo che fosse in grado di pulirli? Nacque così, in un clima di tensione per la sopravvivenza dell’azienda, un elettrodomestico che avrebbe ribaltato le sorti della Vorwerk, ovvero il Vorwerk Kobold, meglio conosciuto in Italia con la traduzione “Folletto”.
Il dispositivo era costituito da un semplice bastone di legno sul quale si poteva avvolgere il cavo elettrico, con un motore (recuperato da quelli utilizzati per la costruzione dei grammofoni) e un sacco in alluminio per contenere il materiale aspirato. Venne lanciato sul mercato con un prezzo competitivo ma, ciononostante, non ebbe il successo sperato e l’azienda si trovò, ancora una volta, sul baratro del fallimento.
Come uscire dalla situazione spinosa?
Il motivo per cui il Kobold non vendeva come sperato era legato alla mancanza di marketing d’impatto, al giorno d’oggi le aziende sono esperte nel lancio di prodotti ma all’epoca il passaparola era sicuramente molto più importante. La compagnia decise quindi che se i consumatori non avevano modo di venire a conoscenza dell’aspirapolvere, sarebbero stati loro a portarlo nelle case tramite il metodo di vendita porta a porta, ancora oggi utilizzato con successo.
Negli anni a seguire il metodo si rivelò efficiente e gli ordini si moltiplicarono, così la Vorwerk aprì nel 1938 la prima sede di vendita straniera, proprio nel nostro Paese. Si stima che nel 1953 i modelli di Folletto venduti fossero vicini al milione.
Senza mai adagiarsi sugli allori, però, Vorwerk ha sempre migliorato la propria offerta, realizzando anno dopo anno revisioni che miglioravano il sistema di aspirazione, il motore, l’ergonomicità, i sacchetti e ogni singolo elemento della “scopa elettrica”, mantenendo un contatto diretto con gli acquirenti che necessitavano pezzi di ricambio e assistenza. La fidelizzazione è stato dunque un concetto fondamentale per il successo della compagnia tedesca.
Il futuro e la robotica
Con l’avvento dei robot aspirapolvere, Vorwerk non poteva restare indietro, così nel 2017 ha acquisito la compagnia statunitense Neato Robotics, che pur restando indipendente come brand, condividerà con l’azienda la sua conoscenza in ambito software e navigazione. Non temete dunque, gli aspirapolvere Folletto non spariranno dal mercato per essere sostituiti da robot ma potranno sicuramente, in futuro, avere dei sistemi di navigazione avanzati che faciliteranno il compito della pulizia della casa anche per utenti umani.
Se la storia dell’aspirapolvere e della Vorwerk vi hanno intrigato e volete acquistare un dispositivo della compagnia, ecco un articolo che potrebbe darvi una mano a scegliere il vostro nuovo aspirapolvere Folletto senza spendere cifre esorbitanti. Rispetto ai prodotti offerti dalla compagnia, quelli disponibili online hanno un costo inferiore poiché sono usati garantiti, ovvero ricondizionati. Con questo termine si fa riferimento ai dispositivi elettrici smontati e rimessi a nuovo da esperti del settore, non dovrete dunque temere di andare incontro ad apparecchi malfunzionanti.