SOLOFRA. «La Regione Campania con D.D. n. 50 del 04/06/2012 (Burc n. 36/2012), ha autorizzato, la ditta CAVE.MAR. srl alla prosecuzione della coltivazione con concessione di superfici coltivabili in ampliamento nella misura del 30% (373.621 mc) rispetto a quella già assentita della cava di calcare sita alla località Turci del comune di Solofra e anche in una porzione di area sita alla località Pergola del comune di Serino, prevedendo un piano di recupero ambientale. L’autorizzazione “non rinnovabile” aveva “durata di anni 5 (cinque), a decorrere dall’01/07/2012». Lo fa sapere in una nota il Circolo Legambiente “Valle Solofrana” Solofra-Montoro.
Cava Turci: lo stato dell’arte
«Il 2 febbraio 2018, visto il perdurare dei lavori estrattivi sul Monte Pergola e in seguito alle sollecitazioni dei cittadini abbiamo inviato, via pec, al Genio Civile di Avellino “richiesta sullo stato dell’arte lavori cava Turci”.
Il 23 marzo, abbiamo ricevuto riscontro, via pec, a firma del Dirigente dott.ssa Claudia Campobasso e del Responsabile della P.O. Attività Estrattive, ing. Carlo Maci.
Sullo stato dei lavori, comunicano che “la ditta CAVE.MAR. srl, destinataria del decreto n.50 del 5/06/2012, ad oggi, a fronte dei 373.621,00 mc autorizzati, ha prodotto un quantitativo di materiale pari a mc 43.988, corrispondente a circa il 12% di quello autorizzato”.
Per quanto attiene alla durata dell’autorizzazione, precisano che “il periodo di sospensione dell’attività, intervenuto a seguito della vicenda giudiziaria (ricorso proposto dal Comune di Solofra rigettato con sentenza definitiva Consiglio di Stato nel 2014), non può in alcun modo produrre effetti di riduzione della durata dell’autorizzazione che resta, in ogni caso, così come stabilito dal D.D. n.50/2012, fissata in 5 anni.
Per quanto sopra esplicitato, tenuto conto che l’attività è rimasta sospesa dal 5/06/2013 al 12/06/2014 per un totale di giorni 373, la scadenza dell’autorizzazione rilasciata con D.D. n.50/2012 è fissata al 8/07/2018”.
Agli inizi di marzo la Giunta Comunale di Solofra ha deliberato di proporre nuovo ricorso al T.A.R. in relazione alla partecipazione della scadenza dei lavori.
Ad oggi, ritenendo necessaria la riqualificazione ambientale per il riscatto della stessa zona, chiediamo maggior controllo in prospettiva di una limitazione del consumo del suolo, inoltre, è indispensabile la tutela dei cittadini e il rispetto dei luoghi».