Per le piccole e medie imprese essere presenti online è diventata una necessità imprescindibile, soprattutto negli ultimi mesi in concomitanza con la pandemia che ha soffiato ulteriormente sulle vele di quel processo noto come trasformazione digitale delle aziende.
Con questo termine si intende la necessità di modificare il proprio business improntandolo sempre più su processi multimediali e tecnologizzati così da andare incontro alle necessità del momento. Oggi come oggi è impensabile, per chi fa impresa, non essere presenti in rete: è lì che si gioca la partita del mercato, un po’ in tutti i settori. Le cifre sono piuttosto esplicative: si parla di e-commerce, quindi di acquisti tramite la rete: con riferimento ai consumatori italiani nel 2020 il dato si attesta a 4,7 miliardi in più rispetto al 2019 (fonte: Repubblica).
Il lock down e la crescita del web
Una enormità sulla quale, come detto, non può non gravare la condizione degli ultimi mesi dovuta alla pandemia ed al lock down. L’e-commerce non è più visto come un canale secondario, come lo è stato per anni, come un di più da affiancare al canale tradizionale. Ma anzi è, ad oggi, il veicolo prediletto, quello maggiormente utilizzato dai consumatori e che per questo non può essere tralasciato dalle aziende.
Piccole e medie imprese devono quindi fare i conti con questa necessità: solo che lo si deve fare nel modo giusto, è fondamentale essere presenti sul web ma con cognizione di causa. Per vendere online ad esempio si devono rispettare le regole del web: si parla quindi di normativa sulla privacy e sul trattamento dei dati degli utenti che acquistano online, come spiegato in questo articolo di PrivacyLab.
Vendere in rete nel rispetto della norma in vigore
Tutto è cambiato da diversi mesi, dall’entrata in vigore della Gdpr, ovvero General Data Protection Regulation: una novità in materia di raccolta, memorizzazione ed utilizzo dei dati di navigazione dell’utente. un ulteriore passo verso al protezione di quella privacy che, spesso e volentieri, in rete non è poi così considerata.
Alla base vi è un discorso informativo per l’utente, che deve essere sempre conscio del fatto che sta accettando o meno queste politiche sui suoi gusti e sulle sue preferenze. Una normativa a livello comunitario che legifera in materia di controllo del consumatore sui suoi dati e che, oggi, nessun operatore di commercio elettronico può più ignorare.
Ecco perchè è di fondamentale importanza essere presenti in rete, ma starci in modo corretto. Gli e-commerce sono sempre più veri e propri negozi, pur se virtuali; attività che hanno tutta una seria di incombenze da rispettare per poter operare sul mercato.