POLITICA. «L’introduzione di una flat tax è ormai uno dei punti ufficiali del programma della coalizione di centrodestra. Lo ha annunciato il leader della Lega Matteo Salvini».
A parlarne, il responsabile provinciale del dipartimento economia di Avellino, il commercialista Pasqualino Santoro che spiega: «In un paese con un sistema fiscale così complesso, estremamente farraginoso, spesso contraddittorio e poco trasparente – in cui solo l’anno scorso in materia fiscale sono state approvate 11 nuove disposizioni, modificate 110 normative esistenti, emanati 36 decreti ministeriali composti da ben 138 articoli, firmati 72 provvedimenti dal direttore dell’Agenzia dell’entrate, pubblicate 50 circolari e 122 risoluzioni ad opera di Ministero delle Finanze e Agenzia delle entrate per circa 2.000 pagine – la cartella esattoriale o l’accertamento sono inevitabili e non ci si può sorprendere».
Flat tax eviterebbe molte multe e cartelle esattoriali
Prosegue il professionista: «Ad esclusione di alcuni furbetti, la maggioranza dei debitori, infatti, è costituita da soggetti vittime di un fisco arcaico e spesso indecifrabile, che in questi ultimi anni ha fatto aumentare in misura esponenziale il rischio di commettere errori formali a seguito di un ingorgo normativo che non ha eguali nel resto del mondo. Non è un caso, quindi, che molti operatori stranieri non investano da noi vista l’eccessiva ridondanza del nostro sistema burocratico».
«La logica del centrodestra – dichiara il commercialista Santoro – è semplice ma innovativa ed anche Trump la sta introducendo: ribaltare totalmente il rapporto tra cittadino e Stato, rivoluzionare radicalmente il sistema fiscale Italiano. Introdurre la flat tax con un’aliquota unica al 15% per tutti equivale a dare una potentissima iniezione di ossigeno alla nostra economia.
Come funziona la flat tax
Gli obiettivi della flat tax sono essenzialmente due: tagliare le tasse e rendere più semplice il sistema fiscale. Gli effetti positivi sarebbero quindi duplici. Da un lato la minore imposizione fiscale porterebbe a maggiori investimenti da parte dei privati, nuove imprese ed attrazione di capitali, con conseguente forte crescita di posti di lavoro “veri” ed un aumento della base imponibile dei redditi tassabili; dall’altro, il sistema più semplice e leggero renderebbe più conveniente pagare le tasse rispetto ad evaderle.
Insomma, la flat tax è una misura a costo zero che si ripaga da sola, poiché diventerebbe così conveniente pagare le tasse che la perdita di gettito dovuta all’abbassamento delle aliquote sarebbe automaticamente compensata dalle maggiori entrate dovute all’abbattimento dell’evasione fiscale e all’aumento dei nuovi redditi imponibili».
Economica e intelligente
«Basta, dunque, con le imposizioni irrispettose della dignità delle persone, basta con cittadini e imprese vessati dallo Stato con redditometro, studi di settore, cartelle esattoriali ecc. La proposta di Salvini, infatti, è chiara anche circa il cosiddetto “fisco amico”: fino a 100mila € ti accordi paghi il 10% delle cartelle esattoriali e ti rimetti a lavorare, eliminando lunghissimi e costosi contenziosi ed accertamenti dai quali, peraltro, nel 90% dei casi lo Stato non recupera niente perché l’imprenditore ha già chiuso» conclude Santoro, anticipando che la flat tax sarà un punto fondamentale della campagna elettorale della Lega.