AVELLINO. Al via ad Avellino una settimana dedicata ai diritti dei bambini e degli adolescenti. Numerose le iniziative intraprese dal Comitato Unicef Avellino in occasione della XXVIII edizione della Gui (giornata universale infanzia) celebrata in tutto il mondo il 20 novembre.
La settimana dell’Unicef Avellino
A dare il via all’iniziativa sabato scorso un reading speciale dedicato ai diritti dei bambini, che si è svolto presso la libreria- laboratorio “L’angolo delle storie” di Avellino. Ieri, 19 novembre un gruppo di giovani volontari, accompagnati dalla presidente Unicef Avellino Amalia Benevento, hanno intrattenuto i piccoli ospiti del reparto pediatrico dell’Ospedale “Moscati”, con storie e laboratori.
Oggi 20 novembre i ragazzi del Liceo “Publio Virgilio Marone” svolgeranno presso il “Pareo Park” di Giuliano un laboratorio di green pigotte, animando una biblioteca vivente sull’inclusione.“Il mio nome è Inlakesh”, questo il titolo dell’iniziativa degli studenti del Marone coadiuvati dai volontari Younicef e dai volontari del progetto di Servizio Civile Unicef “Cittadinanza attiva, ambiente e stili di vita”.
Nella stessa occasione il coro di voci bianche dell’Istituto Comprensivo di Serino si esibirà in concerto. In contemporanea presso la scuola paritaria “Santissimo Rosario” con il il laboratorio “In viaggio con la Pimpa” si concluderà il percorso “Storie a pallini per bimbi piccini”.
L’iniziativa si concluderà il giorno 24 novembre presso l’Istituto “Perna-Alighieri”, dove sarà presentato un video clip sull’inclusione realizzato dalla classe 3D della scuola secondaria di primo grado di Avellino.
Intanto, sui social anche quest’anno l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti ha sponsorizzato un post per la libertà del bambino di scegliere il proprio codice di condotta ed eventualmente aderire a qualche credo religioso.
In questa immagine l’elenco delle posizioni religiose o areligiose è presentata per ordine decrescente di aderenti italiani. L’Uaar vuole che tutti si fermino un attimo a riflettere se non sia meglio che un bambino possa, autonomamente e nel tempo necessario, sviluppare proprie convinzioni.