LIONI. Conferenza stampa al vetriolo, quella di stamane al Circolo della Stampa di Avellino. L’opposizione comunale, nello specifico il gruppo di opposizione “Per Lioni”, ha sollevato un vero e proprio “allarme democratico” che da Lioni coinvolgerebbe l’Alta Irpinia. A relazionare l’ex sindaco Rodolfo Salzarulo, Andrea Pezzella e Rossella Romano.
«Un sistema politico distorto, illegale e induce l’omertà»
Tale sarebbe l’amministrazione di Lioni, secondo i relatori, tanto che il sindaco non avrebbe consentito un clima di fattiva collaborazione. «Abbiamo fatto proposte che sono state troncate da “mettiamo agli atti”» lamenta l’opposizione attraverso Pezzella, che pure avrebbe accentuato come in questo tempo abbiano aspettato dalla maggioranza risposte mai arrivate, stando a quanto riporta il quotidiano Tusinatinitaly. Una lamentela confermata da Salzarulo che nel corso della conferenza ha dichiarato: «Ad ogni nostra richiesta di chiarimento, il sindaco che è un gran bugiardo, ha sempre risposto “poi vedremo”, ma ad oggi non sono arrivate risposte, o sono molto parziali».
Salzarulo attacca Gioino: «Il collocamento è casa del potente, la fabbrica sturmento di comando»
L’ex sindaco Salzarulo parla di crisi democratica e lamenta che l’opposizione sia liquidata a monte, parla addirittura di atteggiamenti omissivi da parte dell’amministrazione: «Accade a Lioni che non ti danno l’accesso ad un atto amministrativo». Poi affonda: «Non è più la raccomandazione, ma la collocazione vera e propria e all’oppositore politico si dice “devi morire di fame”. Sono due gli onorevoli a casa di cui si va per avere il lavoro».
Il quotidiano che riferisce della conferenza, collega a quest’espressione l’asse politico tra D’Amelio e De Mita. Questi sarebbero, stando alle parole del sindaco riportate dalla testata, ciò che inquina la politica dell’Alta Irpinia.
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