AVELLINO. Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra, il Conservatorio di Musica «Domenico Cimarosa»di Avellino, presieduto da Luca Ciprianoe diretto da Carmelo Columbro, ricorda il primo conflitto mondiale con un Convegno nazionaleche affronterà uno dei grandi eventi del XX secolo da una prospettiva scientificadel tutto ineditae con uno sguardo sugli artisti meridionalie il loro contributo nel periodo bellico.
Musica, arte e guerra
Mercoledì 3 e giovedì 4 ottobre, il «Cimarosa» di Avellino ospiterà il Convegno Nazionale dal titolo «Musica, Arte e Grande Guerra», un progetto del Dipartimento di Musicologiacurato da
Tiziana Grandee Antonio Carocciache proporrà dibattiti, confronti, registrazioniineditee scattifotografici d’epocaincentrati sulla Prima Guerra Mondiale.
«Il Conservatorio di Avellino dimostra di essere sempre estremamente attento e sensibile ai temi strettamente legati all’attualità e ai grandi avvenimenti del XX secolo– spiegano il presidente Luca Cipriano e il direttore Carmelo Columbro –Per questa ragione abbiamo pensato di celebrare il centenario della Grande Guerra con un convegno nazionale che fornirà alla città di Avellino un momento di grande riflessione in linea con la variegata produzione didattica e musicale che da sempre contraddistingue il nostro Istituto».
«In occasione delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra, il Dipartimento di Musicologia del “Cimarosa” vuole ricordare questo anniversario con un convegno scientifico, in cui insigni studiosi nazionali si confronteranno sul contributo dato dagli artisti meridionali al conflitto bellico– spiega Antonio Caroccia –Cinema, pittura, scultura, teatro e musica sono solo alcuni degli argomenti che saranno trattati nel corso delle giornate di studio. Inoltre, sarà possibile ascoltare alcune musiche espressamente composte per la Grande Guerra grazie ad un concerto speciale dell’Orchestra dei fiati del Conservatorio irpino diretta dal maestro Giovanni Aiezza».
«Nel corso delle due intense giornate di convegno saranno presentati molti materiali inediti: dai dischi a 78 giri, alle registrazioni sonore di canti e narrazioni di soldati, dalle fotografie alle sequenze cinematografiche del tempo– spiega Tiziana Grande –Inoltre nella biblioteca d’istituto sarà allestita un’esposizione di documenti musicali a stampa originali, come canzoni, inni, fascicoli per le Piedigrotte degli anni 1915-18 e anche la prima edizione della Canzone del Piave di E.A. Mario».
Si partirà mercoledì 3 ottobre alle ore 11 nella Sala «Bruno Mazzotta»dell’Istituto di via Circumvallazione con i saluti istituzionali, alla presenza del Prefetto di Avellino Maria Tirone, il colonnello Gianluca Zulini, comandante del 232° Reggimento Trasmissioni, e del colonnello Massimo Cagnazzo, comandante provinciale dei Carabinieri di Avellino.
Subito dopo si entrerà nel vivo del Convegno nazionalecon Emilio Jona e Flavio Giaccheroche racconteranno i canti della guerra nati nel Mezzogiorno d’Italia nell’intervento dal titolo «Il meridione nel canto della Grande Guerra».
A partire dalle 15, invece, si aprirà la prima sessione, presieduta da Antonio Caroccia, con Anita Pesceche si soffermerà sulla produzione sonora del «disco a 78 giri nel periodo della Prima Guerra Mondiale». Seguirà l’intervento diTiziana Grandeche sarà incentrato sulle «Piedigrotte di guerra»,realizzate proprio negli anni del primo conflitto mondiale. La prima sessione si concluderà con l’intervento di Marco Pizzoche affronterà il tema dei «Pittori-soldato»soffermandosi su i tre casi esemplati di artisti come Bucci, Carli e Lombardi.
Dopo la pausa caffè sarà la volta di Gaia Salvatorie il suo contributo dal titolo «La Grande Guerra fra pittura e illustrazione: la ‘Battaglia di Bligny’ in posa». Seguiranno gli interventi di Fiorella Taglialatelache si occuperà del teatro di Vivianidurante il conflitto e di Giuseppe Camerlingoche tratteggerà un profilo della musica accademica napoletananel periodo della Grande Guerra.
La prima giornata del Convegno nazionale «Musica, Arte e Grande Guerra»si concluderà alle ore 19:30quando ci si trasferirà nell’Auditorium «Vitale» di piazza Castello per il concerto dell’Orchestra di Fiati del «Cimarosa» diretta dal maestro Giovanni Aiezza.
Il programma musicale sarà declinato attraverso i brani come quello scritto da Goffredo Mameli e Michele Novaro «Il canto degli italiani. Inno nazionale Fratelli d’Italia», «La Bandiera. Marcia militare»di Giovanni Orsomando, «La Grande Guerra»di Michele Mangani, «La canzone del Grappa»di Emilio De Bono, «Le campane di San Giusto»di Giovanni Dovretti, «Stelle Alpine»nell’arrangiamento di Fernando Francia, la «Fantasia militare»di Amilcare Ponchielli per concludere con «’O surdato ’nnammurato» di Enrico Cannio e Aniello Califano.
La seconda giornata del Convegno nazionale, invece, presieduta da Tiziana Grande, sarà introdotta, a partire dalle 9:30, da Ignazio Macchiarellache esporrà per la prima volta le registrazioni sonore di canti e narrazioni di prigionieri italiani della Grande Guerra. Si proseguirà con Giovanni Vaccache analizzerà la Canzone napoletananell’immaginario collettivo durante la prima guerra mondiale. Allo stesso Antonio Carocciasarà affidato l’intervento sulla Canzone patriottica di E.A. Mario, con un focus sulla celeberrima“Canzone del Piave”.
Dopo la pausa caffè si proseguirà con l’intervento di Mariangela Palmieriche si soffermerà sul Cinema italiano durante la Grande Guerra, mentre a Roberto Calabrettotoccherà affrontare il «Carosello napoletano tra realismo e quadri allegorici». Consuelo Giglio e Patrizia Maniscalcoanalizzeranno le Canzoni di guerracon una certa attenzione alla produzione siciliana. Infine, Luigi Izzo, concluderà la due giorni analizzando «Il suono del cannone: le bande musicali e la Grande Guerra».
In occasione del Convegno, nella Biblioteca dell’istituto sarà possibile visitare l’esposizione bibliografica di canzoni del tempo di guerra curata da Tiziana Grandee sarà proiettata una inedita selezione di fotografie e musiche del campo di prigionia di Mauthausennegli anni 1915 – 1918 curata da Bienamino Cuomo.