Santo del giorno 3 marzo. Cunegonda (Lussemburgo o castello di Gleiberg presso Gießen, 978 circa – Kaufungen, 3 marzo 1039) chiamata anche Cunegonda di Lussemburgo, fu imperatrice del Sacro Romano impero e fu proclamata beata e santa.
Santo del giorno 3 marzo, oggi celebra Santa Cunegonda
Figlia di Sigfrido, primo conte di Lussemburgo e di Edvige di Nordgau, discendente in linea diretta da Carlo Magno, sposò nel 998 Enrico IV, duca di Baviera, che divenne imperatore (Enrico II) e fu anch’egli canonizzato. Alla morte di Ottone III, che non aveva eredi, Enrico, il 6 giugno 1002, fu incoronato re di Germania da Willigis, arcivescovo di Magonza. Cunegonda venne incoronata regina due mesi più tardi a Paderborn. Secondo una certa tradizione, ella, d’accordo col marito, fece voto di virginale continenza.
Secondo il cronista loro contemporaneo, Rodolfo il Glabro, Enrico, dopo aver constatato la sterilità della moglie, non volle ripudiarla, come gli consentiva il diritto matrimoniale germanico, e per il grande amore che aveva per essa e per la comunanza di ideali di vita religiosa che li univa, preferì rinunciare ad avere degli eredi al trono pur di continuare a vivere insieme a lei. Questo, probabilmente, fece nascere intorno a loro la leggenda del cosiddetto “matrimonio virginale di San Giuseppe”.
Alla morte del papa Sergio IV, Enrico e Cunegonda scesero a Roma e diedero il loro sostegno all’elezione di Benedetto VIII contro la fazione di Crescenzio, furono poi incoronati imperatori dal nuovo papa il 14 febbraio 1014. Nel 1007 avevano fatto costruire la cattedrale di Bamberga, che dedicarono a san Pietro e a san Giorgio e un’abbazia benedettina dedicata a san Michele, che poi furono consacrate da Benedetto VIII in persona. Cunegonda con la sua dote costruì poi un secondo monastero dedicato a santo Stefano ed un terzo nel 1021 a Kaufungen, vicino Kassel, per religiose, dedicato alla Santa Croce, per adempiere ad un voto fatto durante una grave malattia da cui era guarita
Come era tradizione dell’epoca, partecipò al governo dell’impero, sostituendo anche l’imperatore quando questi andò in guerra contro vari signori ribelli, come il cognato Federico conte di Lussemburgo, Enrico duca di Baviera o l’arcivescovo di Metz. Dopo la morte del marito, avvenuta il 13 luglio 1024, per quasi due mesi, governò come imperatrice il Sacro Romano Impero, finché il 4 settembre non si insediò il nuovo imperatore Corrado II il Salico.
Nel primo anniversario della morte di Enrico II, avvenuta nel luglio del 1024, Cunegonda, con una solenne cerimonia nel monastero di Kaufungen, si spogliò degli abiti imperiali per vestire quelli monacali. Da quel momento, per quindici anni, si dedicò ad una vita di ascesi, di digiuni e di penitenze, dedicandosi anche a umili lavori manuali e assistendo le consorelle ammalate. Avvicinandosi il momento della sua morte, venne a sapere che le sue consorelle stavano preparando per lei dei sontuosi abiti funebri, ella vietò assolutamente che fossero utilizzati e volle essere seppellita con il suo saio di lana grezza.
Altri santi e venerazioni di oggi:
– Sant’ Anselmo di Nonantola
Abate
– Sant’ Artellaide
Vergine
– Santa Camilla di Auxerre
Vergine
– Santa Caterina (Katharina) Drexel
Fondatrice
– Santi Cleonico ed Eutropio
Martiri
– Santi Emiterio e Cheledonio
Martiri
– Beato Federico di Hallum
– Beato Giacomino da Crevacuore (di Canepaci)
– Beato Innocenzo da Berzo
Sacerdote
– Beato Liberato Weiss e compagni
Martiri francescani
– Santi Marino di Cesarea e Asterio
Martiri
– Beato Michele da Zerbo e compagni
Martiri
– Beato Pier Renato (Pierre-René) Rogue
Sacerdote vincenziano, martire
– Beato Pietro Geremia
Domenicano
– Beato Samuele Marzorati e compagni
Sacerdote e martire
– Santa Teresa Eustochio Verzeri
– San Tiziano di Brescia
Vescovo
– San Vinvaleo
Abate di Landevennec
– Innocenzo da Berzo
Beato