SOLOFRA. I Carabinieri del Nipaaf del Gruppo Forestale di Avellino e quelli della Stazione di Solofra, insieme ai medici veterinari dell’ASL di Salerno, hanno proceduto alla liberazione di due esemplari di volpe.
Costrette a vivere in gabbia: la vicenda
Le due volpi, un maschio e una femmina, erano state sottoposte a sequestro lo scorso 22 marzo, quando all’interno di un fondo di proprietà privata a Solofra, i militari operanti avevano scoperto dei manufatti con all’interno 61 animali selvatici vivi (fra cui volpi, cinghiali e diversi volatili protetti, quali ghiandaie, colombi, cornacchie, verzellini, gazze, quaglie, fagiani ed altre specie tutelate) in assenza delle condizioni minime di benessere per gli animali ed in spazi vitali non idonei, tali da far configurare una detenzione illecita in stato di cattività.
Inoltre, gli animali, di cui alcuni appartenenti a specie protette, in base alla normativa internazionale C.I.T.E.S. (Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione) e per i quali è prevista l’identificazione, risultavano privi di anelli e/o di microchip identificativi.
Il ritorno all’habitat naturale
Gli animali sono stati affidati al Centro Recupero Animali Selvatici di Napoli, per la riabilitazione e reimmissione in natura, ad eccezione di sei cani che sono stati trasportati presso il canile convenzionato del Comune di Solofra.
I veterinari del Centro, dopo aver curato e constatato che i due esemplari di volpe erano quindi pronti ed in grado di riadattarsi nuovamente alla vita libera, hanno provveduto a vaccinarli e microchipparli, per la successiva reintroduzione nell’habitat naturale.