È stata lanciata il 29 settembre del 2011 e, a distanza di più di 6 anni potrebbe ritornare sulla Terra, precipitando proprio sull’Italia
Dodici metri di lunghezza e 8,5 tonnellate di peso, la stazione spaziale cinese Tiangong-1 nel 2016 ha iniziato una lenta e progressiva discesa sulla Terra che si concluderà tra il 28 marzo e il 4 aprile 2018.
Nei giorni di Pasqua potrebbe verificarsi la caduta dei frammenti, in particolare nelle regioni a Sud dell’Emilia Romagna, quindi anche in Campania. A renderlo noto è la Protezione civile.
Rientro sulla Terra di Tiangong 1: come prepararsi all’impatto
La Protezione civile ha diffuso una circolare a Regioni e ministeri per prepararsi all’eventuale impatto della stazione spaziale:
- è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate;
- i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
- all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti;
- è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto;
- alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero sopravvivere all’impatto e contenere idrazina. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, senza toccarlo e mantenendosi a un distanza di almeno 20 metri, dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competetenti.