Storia che ha dell’incredibile quella raccontata da un carabiniere irpino che è stato ingannato da una donna che aveva salvato e di cui poi si era innamorato. L’unica speranza è tutta riposta nel ricorso in appella che avrà luogo il 25 gennaio prossimo.
La storia di un carabiniere: “Sono stato ingannato”
L’uomo facendo il suo lavoro e mettendoci i sentimenti poi si è ritrovato incastrato in una storia spiacevole. “Quando l’ho conosciuta era già divorziata, con un figlio piccolo portatore di handicap, un’altra figlia minorenne e non poteva neanche lavorare per stare accanto al suo bambino”.
Tutto inizia nel 2017 quando l’appuntato aiutò la donna trovando un lavoro e poi una nuova casa. In breve tempo il lavoro si tramuta in altro. I sentimenti si fanno spazio iniziando a instaurare un rapporto. I due quindi convolano a nozze. Ma non dura molto e la donna chiede il divorzio.
Oltre il danno, la beffa
Oltre il danno anche la beffa. Eh si perché avrebbe preteso oltre al mantenimento anche gli arretrati. A quel punto l’uomo si è sentito usato: “Mi è caduto il mondo addosso. Credevo davvero fosse amore, invece mi sono reso conto troppo tardi di quello che stava accadendo. Adesso mi ritrovo a dover pagare un mantenimento dopo soli sei mesi di matrimonio, e anche una assurda cifra di arretrati. Ma come fanno a esserci arretrati in una relazione così breve? Tutto questo mi sembra assurdo, è come se stessi vivendo un incubo”, conclude.
Ora la speranza passa al ricorso in appello che avverrà il 25 gennaio prossimo.