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Le ultime parole del maggiore Apicella, morto suicida a Calitri: la depressione alla fine ha vinto

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La comunità di Calitri è ancora sotto shock per il suicidio del maggiore dei Carabinieri Angelo Apicella. Il 52enne avrebbe lasciato una lettera di addio ai familiari, pare che da tempo soffrisse di depressione, ma era riuscito a tenere a bada il male, fino all’ultimo.

Calitri, suicidio maggiore Angelo Apicella: soffriva di depressione

Un colpo di pistola al petto per porre fine alla sua vita, così se ne è andato il maggiore dei Carabinieri Angelo Andrea Apicella, 52 anni, originario di Roccarainola, nato a San Paolo Belsito e in servizio presso la Caserma di Calitri, dove si era distinto per una serie di azioni che avevano fatto di lui uno dei punti di riferimento non solo per i colleghi, ma per l’intera comunità.

La lettera

“Mi scuso con tutti, principalmente con mia moglie e poi con i colleghi, con l’Arma, e ringrazio tutti”, ha scritto in una lettera indirizzata ai familiari, pare che da tempo soffrisse di depressione, ma era sempre riuscito a non far trapelare nulla e a compiere il suo dovere con dedizione e professionalità.

Lo sparo e la fine

Il 52enne si è tolto la vita ieri, poco dopo mezzogiorno, nel suo ufficio in Caserma, inutili i tentativi dei colleghi di soccorrerlo: lo sparo, lo shock iniziale e poi la tragica scoperta, ma non c’era più nulla da fare.

I funerali

Dopo gli esami di rito, il corpo del maggiore Apicella è stato restituito alla famiglia, i funerali si svolgeranno a Roccarainola, la salma è stata ricomposta  nella sala mortuaria del cimitero del piccolo comune.

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