Cronaca

Il mistero del piccolo Nicola e il sonnambulismo | Gli abitanti: “Qui vivono i lupi”

Il bambino scomparso a Firenze soffrirebbe di sonnambulismo

Cos’è come funziona il sonnambulismo, il disturbo del sonno di cui soffrirebbe il piccolo Nicola Tanturli, il bambino di 2 anni scomparso dalla provincia di Firenze? Il bambino  vive con la sua famiglia nella comunità alternativa di Campanara, immersa nella natura. La comunità nacque nel 1984 quando un gruppo di persone di ritorno da un viaggio in India decise di dare vita a una piccola società più a contatto con la natura. In queste ore è emersa l’ipotesi che il bambino si sia allontanato di notte a causa del sonnambulismo di cui soffrirebbe.


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Bambino scomparso a Firenze, il piccolo Nicola soffrirebbe di sonnambulismo

Secondo i genitori il piccolo soffriva, come il fratello, di sonnambulismo. Per questo potrebbe essere uscito di casa come è già accaduto. Una volta se lo sono trovati davanti a cento metri dal casolare in cui abitano davanti alla stalla. Sul monte, raccontano gli abitanti, vivono i lupi. Si racconta anche di un tasso particolarmente aggressivo visto più volte vicino alla cascina. La famiglia Tanturli vive in una casa colonica che si può raggiungere soltanto attraverso una mulattiera. Nei dintorni solo boschi.

Cos’è e come funziona il sonnambulismo

Il sonnambulismo è un disturbo del sonno caratterizzato da attività motorie semplici o complesse, spesso finalizzate, di tipo automatico e coperti da amnesia (raramente se ne ha un ricordo onirico). Nel DSM-5 è codificata come parasonnia non-REM.

La fascia di età compresa tra 7 e 14 anni è quella maggiormente colpita (quasi un bambino su tre) e l’incidenza tende a scomparire dopo l’adolescenza. Nel caso il disturbo insorga in un adulto gli specialisti associano il sonnambulismo ad aspetti neurotici, psicotici o nevrotici (isterismo). Il sonnambulismo avviene nella fase tre o quattro del sonno non Rem e quindi i casi di sonnambulismo si verificano nelle prime due, tre ore del sonno. Raramente la durata dei movimenti supera i cinque minuti. Si tratta di un disturbo spesso familiare, con un’anamnesi positiva nell’80% dei casi, con parente di primo grado affetto da sonnambulismo nel 10-20% dei casi.


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I sonnambuli possono arrivare a uscire dal letto mentre stanno ancora dormendo, e camminare, uscire di casa, mantenendosi in stato di incoscienza. Sulle cause le opinioni sono discordanti, anche se tecnicamente vi è una ipereccitabilità della corteccia cerebrale che da un lato impedisce il sonno profondo e dall’altro mantiene attivi i meccanismi di veglia e di sonno. Studi più recenti hanno individuato la causa del sonnambulismo in una alterazione genetica del cromosoma 20. Il gene responsabile, tuttavia, non è stato ancora identificato.

Il sonnambulismo nei bambini e come curarlo

Nei bambini invece, le spiegazioni sembrano di natura psicologica e appaiono legate al tentativo di elaborare le tensioni tipiche della loro età. Non essendo una malattia, ma solo un disturbo, può essere curato con farmaci specifici e grazie a sedute psicologiche è possibile risalire alle possibili cause.

 È opinione comune, invece, che non esista alcun trattamento efficace. Spesso si pensa che svegliare i sonnambuli sia assai pericoloso: in realtà il vero pericolo è lasciare dormire la persona che soffre di sonnambulismo, perché potrebbe provocarsi danni inconsciamente, ad esempio uscendo di casa, sul balcone o in strada

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