Cronaca

La banda del Reddito, truffa da 60 milioni: 6mila domande per persone senza requisiti

La banda criminale del Reddito di Cittadinanza che ha messo in atto una truffa da 60 milioni: "professionalità a delinquere"

Caratteristica della banda criminale del Reddito di Cittadinanza che ha messo in atto una truffa da 60 milioni era “l’estrema professionalità a delinquere”. Come riporta il Mattino, il Gip scrive che il gruppo criminale non solo si dimostrava capace a insinuarsi nella democrazia volta alla predisposizione delle pratiche di Reddito di Cittadinanza ma avevano anche architettato un business legato alla conoscenza di cavilli procedurali.

Truffa da 60 milioni della banda criminale del Reddito di Cittadinanza

Prendevano anche in giro l’ente che truffavano con frasi di questo genere: “Sti co…oni dell’Inps hanno accettato le domande dei rumeni”, lo si evince da una chat intercettata da uno dei capi dell’organizzazione.

Rumeni fantasma

Per il gigantesco raggiro ai danni dell’Istituto nazionale di previdenza sono state arrestate ieri 16 persone, tutte rumene tranne un italiano. Hanno inoltrato 6.000 domande di Reddito a favore di altrettanti cittadini rumeni fantasma, che non avevano i requisiti per ottenere i sussidi, incassando indebitamente 14,6 milioni di euro, con un potenziale danno economico ai danni dello Stato di oltre 60 milioni. Solo l’intervento dell’autorità giudiziaria ha consentito l’immediata revoca.

 

Le parole del giudice

“Si consideri che, a fronte di un versamento mensile medio di 500 euro, il contributo erogato in uno solo mese riferito alle 6.000 domande è pari a tre milioni di euro”. Si presentavano ai Caf con pacchetti di richieste di Reddito di Cittadinanza intestate a persone originarie della Romania.

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