Cronaca

Bambina bocciata in seconda elementare per troppe assenze, i genitori fanno ricorso al Tar

Bari, bambina bocciata in seconda elementare: scatta il ricorso. Gli avvocati avrebbero rilevato la presenza di alcune discrepanze

Hanno presentato ricorso genitori di una bambina bocciata in seconda elementare. I genitori della bambina, di 7 anni, evidentemente non si aspettavano una bocciatura per la figlia e così – amareggiati – si sono rivolti a uno studio legale per fare ricorso al Tar dopo che gli insegnanti non hanno ammesso alla terza elementare la bambina in questione.

Bari, bambina bocciata in seconda elementare: scatta il ricorso

Il giudizio finale sull’alunna recita:

“È integrata nel gruppo di classe. Rispetta gli altri, ma poco le regole scolastiche e la vita sociale. Ha sviluppato un impegno limitato alla richiesta. Ha evidenziato un interesse selettivo. La partecipazione è stata discontinua e sollecitata. Ha raggiunto una minima autonomia personale. Il metodo di studio è essenziale per le fasi del lavoro scolastico. A causa delle ripetute assenze la preparazione risulta lacunosa, pertanto è insufficiente”.

I genitori della bambina in questione – chiaramente – non si attendevano un giudizio del genere e soprattutto di vedere la figlia di 7 anni bocciata in seconda elementare. Pare che nel corso dell’anno scolastico non siano stati informati dei problemi della bambina, né convocati per un colloquio con gli insegnanti o sollecitati a fare qualcosa per motivare la piccola. Ecco perché avrebbero deciso di fare ricorso, rivolgendosi allo studio legale di Giacomo e Roberta Valla. La richiesta presentata al Tribunale Amministrativo di Bari è quella di annullare la decisione del consiglio dei docenti, i quali hanno deliberato la bocciatura e dunque la non ammissione alla classe terza della piccola.

Il ricorso

Gli avvocati avrebbero rilevato la presenza di alcune discrepanze nel percorso scolastico della bambina. In particolar modo, la docente coordinatrice avrebbe consigliato ai genitori di affiancare alla figlia un insegnante che potesse aiutarla nello svolgimento dei compiti a casa. E così è stato fatto. Ma nessuno degli insegnanti di sostegno pomeridiano ha mai rilevato problemi di apprendimento o di condotta. In più, i registri elettronici di classe riportano valutazioni positive: soprattutto nel secondo quadrimestre la bimba aveva ottenuto buoni voti nella maggior parte delle materie.

La scuole avrebbe respinto ogni accusa spiegando che la decisione di bocciare la bambina sarebbe stata presa sulla base delle assenze dell’allieva e sulle sue difficoltà in classe, sul metodo di studio e le competenze acquisite, ritenute non sufficienti.

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