Cronaca

Bassetti: “Su lockdown non vaccinati insultato e minacciato”

L'infettivologo dopo le reazioni social: "Ho detto una cosa logica"

Dopo le affermazioni in merito a un eventuale nuovo lockdown per i non vaccinati, “mi hanno massacrato con insulti e minacce, altro che scorta! Devo averne due di macchine di scorta, adesso”. Così Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, commenta le reazioni social a quanto da lui affermato giorni fa all’Adnkronos Salute.

Bassetti: “Mi hanno massacrato con insulti e minacce”

“Hanno bersagliato unicamente me accusandomi di istigare all’odio. Ma che istigo all’odio! Io ho semplicemente detto che oggi non parlerei di lockdown perché è prematuro e troppo allarmistico, ma ho detto una cosa logica: se dovrà esserci un lockdown o una restrizione, è evidente che riguarderà chi non è vaccinato”, ribadisce.

Chiarisce Bassetti

“Non è che io dico cose diverse da quello che fanno gli altri – chiarisce l’infettivologo – Chi andrà a scuola in presenza nel momento in cui ci sarà circolazione di virus? Ci andrà chi è vaccinato e chi non è vaccinato farà la Dad. Mi pare talmente logico…”.

I nuovi dati israeliani

Quanto ai nuovi dati israeliani secondo cui il vaccino anti-Covid di Pfizer/BioNTech proteggerebbe contro la variante Delta solo al 64%, Bassetti invita a “prendere tutto con le pinze”. “Prima di dire che tutto va male aspettiamo di vedere questi dati pubblicati, confermati su un noto campione, perché – ricorda Bassetti – fino a prova contraria abbiamo dei dati già pubblicati che ci dicono che invece non è così, quindi farei un po’ attenzione. I dati inglesi di pochi giorni fa parlavano di un’efficacia al 90-95%” del vaccino Pfizer contro la variante Delta.

Avverte Bassetti

“Una rondine non fa primavera, così come un dato – avverte Bassetti – non può sfiduciare quello che abbiamo detto fino ad oggi rispetto a un’esperienza inglese molto più grande rispetto a quella di Israele. Non che io abbia dei dubbi su quello che dice Israele”, precisa l’esperto, “però – insiste – sono due dati che mi pare siano un po’ in contrasto l’uno con l’altro”.

Osserva

Ma “se così fosse, se questi dati fossero confermati – osserva l’infettivologo – urge evidentemente una presa di posizione su un’eventuale terza dose che copra dalla variante. Certamente – conclude Bassetti – non cambierei niente di quello che abbiamo fatto fino a oggi, anche perché non avrebbe senso. Continuiamo a mantenere le restrizioni al chiuso, continuiamo a vaccinare come abbiamo fatto fino a oggi. Altre cose non se ne possono fare”.


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