Il 10 ottobre la beatificazione di Carlo Acutis: ecco chi era
Avverrà il 10 ottobre 2020 la beatificazione di Carlo Acutis. Appuntamento alle 16 nella basilica papale di San Francesco ad Assisi. Una notizia di giubilo per la diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino come affermato dal vescovo Domenico Sorrentino: “La gioia che da tempo stiamo aspettando ha finalmente una data arliamo della beatificazione del venerabile Carlo Acutis. La presiederà il cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione per le Cause dei santi”.
Il 10 ottobre 2020 la beatificazione di Carlo Acutis
“È bello che la notizia arrivi mentre ci prepariamo alla festa del Corpo e del Sangue del Signore. Il giovane Carlo si distinse per il suo amore per l’Eucaristia, che definiva la sua autostrada per il Cielo. La notizia – aggiunge il presule – costituisce un raggio di luce in questo periodo in cui nel nostro Paese stiamo faticosamente uscendo da una pesante situazione sanitaria, sociale e lavorativa. In questi mesi abbiamo affrontato la solitudine e il distanziamento sperimentando l’aspetto più positivo di internet, una tecnologia comunicativa per la quale Carlo aveva uno speciale talento, al punto che Papa Francesco, nella sua lettera Christus vivit rivolta a tutti i giovani del mondo, lo ha presentato come modello di santità giovanile nell’era digitale”.
Chi era Carlo Acutis
Carlo Acutis è stato uno studente italiano cattolico, proclamato venerabile da papa Francesco il 5 luglio 2018. Carlo Acutis nacque da Andrea e Antonia Salzano, esponenti dell’alta borghesia milanese, che si trovavano temporaneamente a Londra per motivi di lavoro. La famiglia si trasferì a Milano pochi mesi dopo, dove Carlo frequentò la scuola elementare e media presso le suore Marcelline e il liceo classico presso i Gesuiti dell’istituto Leone XIII.
Fin da piccolo visse la fede in ogni aspetto della sua vita: a soli sette anni, con la Prima comunione, ricevuta con un permesso speciale, iniziò il suo amore per l’Eucaristia, che chiamava «La mia autostrada per il Cielo». La sua devozione, rivolta in particolare, oltre che all’Eucaristia, alla Madonna, lo portava quotidianamente a partecipare alla messa e a recitare il rosario. I suoi modelli erano i santi Francesco e Giacinta Marto, san Domenico Savio, san Luigi Gonzaga e san Tarcisio. La sua fu un’adolescenza normale, dove c’era spazio per gli affetti familiari e l’amicizia, ma c’era anche spazio per aiutare gli ultimi. Tra le sue passioni c’era l’informatica, per la quale mostrava un grande talento, e della quale si serviva per testimoniare la fede attraverso la realizzazione di siti web: per questo motivo viene indicato come possibile futuro patrono di Internet. Ideò e organizzò la mostra sui miracoli eucaristici nel mondo, con la collaborazione dall’Istituto San Clemente I Papa e Martire. Tale mostra, ospitata nelle parrocchie che ne fanno richiesta e presente anche online, è già stata ospitata in tutti i cinque continenti: solo negli Stati Uniti d’America in quasi 10.000 parrocchie; nel resto del mondo in centinaia di parrocchie e in alcuni tra i santuari mariani più famosi, come ad esempio Fatima, Lourdes e Guadalupe.
Nel 2006 si ammalò improvvisamente di leucemia fulminante, a causa della quale morì il 12 ottobre, in soli tre giorni, presso l’ospedale San Gerardo di Monza, dopo aver offerto le sue sofferenze per il papa e per la Chiesa. Definito «Quasi un Frassati milanese», fu sepolto nel cimitero di Assisi, dove rimase fino alla traslazione nel Santuario della Spogliazione, nella stessa città, ove si trova dal 6 aprile 2019.