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Benevento, Emanuele morto dopo intervento per perdere peso: autopsia, ipotesi shock settico

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Foto generica
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Eseguita nella giornata di ieri, venerdì 23 febbraio, l’autopsia sul corpo di Emanuele Giovannini, il 38enne di Teramo morto in ospedale a Benevento dopo un intervento per perdere peso: gli inquirenti stanno vagliando l’ipotesi di shock settico. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Benevento, 38enne morto dopo intervento per perdere peso

Un uomo, di Tortoreto (Teramo) di 39 anni e padre di tre figli, è morto all’ospedale Fatebenefratelli nella serata di domenica 18 febbraio dopo essersi sottoposto ad un intervento chirurgico per la riduzione del peso.

La dinamica

Secondo una prima ricostruzione, l’uomo si sarebbe operato nuovamente perché sarebbero insorte delle complicanze che ne avevano reso necessario un ulteriore intervento. Il suo cuore però non ha retto ed è deceduto.

Una familiare però vuole che venga fatta chiarezza ed ha presentato denuncia ai carabinieri che ne hanno disposto l’autopsia che è stata eseguita nella giornata di ieri, venerdì 23 febbraio. Al momento sono stati iscritti nel registro degli indagati tre medici con l’accusa di omicidio colposo.

L’autopsia e l’ipotesi di shock settico

Il decesso del giovanissimo papà, avvenuto in seguito ad un intervento di chirurgia bariatrica, sarebbe stato causato da uno shock settico. È quanto emerge in queste ore dopo l’autpsia sul corpo effettuata ieri. L’esame autoptico avrebbe evidenziato elementi compatibili con lo shock settico che si verifica quando un’infezione provoca ipotensione arteriosa pericolosa.

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