Spuntano ulteriori dettagli sulla vicenda dei concorsi truccati per i corpi delle forze dell’ordine. Il sistema era molto semplice: un viceprefetto e altri funzionari pubblici si facevano pagare per dare, in anticipo, i test preselettivi utili a superare concorsi nei Vigili del fuoco, nella Polizia, nei Carabinieri e nella Guardia di finanza.
Concorsi truccati per le forze dell’ordine, viceprefetto in manette
Otto le persone destinatarie di altrettante misure cautelari nel blitz della Guardia di finanza scattato in Campania, a Roma e in altre città. I soggetti sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, e rivelazione di segreti d’ufficio. Sono contestati circa 50 episodi di corruzione con un sequestro da 373mila euro. Sono 118 gli indagati e oltre 1500 intercettazioni in sei mesi.
Gli arrestati
- Claudio Balletta, 65 anni, di Roma, all’epoca dei fatti dirigente del Ministero dell’Interno presso il dipartimento dei Vigili del fuoco;
- Giuseppe Sparaneo, 51 anni, in servizio presso il comando provinciale di Benevento dei Vigili del fuoco;
- Antonio De Matteo, 68 anni, in pensione;
- Antonio Laverde, 44 anni, maresciallo della Finanza in servizio al comando generale;
- Vito Russo, 40 anni, di Benevento, carabiniere in forza a Roma.
Sospesi per 12 mesi dall’esercizio delle funzioni di vigile del fuoco e agente di polizia, Alessandro Filippo Lupo, 56 anni, di Treviso, e Gianluca Galliano, 45 anni, nato a Benevento, residente ad Ardea. Infine, obbligo di dimora ad Apollosa per Eduardo Zolli, 66 anni, indicato come intermediario con parentele tra le forze dell’ordine.
Il tariffario
I potenziali candidati, o i loro familiari, pagavano mediamente 10mila euro, con punte di oltre 23mila per ottenere vantaggi illeciti sull’asse Benevento-Roma attraverso quello che gli stessi inquirenti hanno definito “mercato delle pennette” come riportato da Il Mattino