Sei mai stato a Benevento? Città campana, patria delle janara, ovvero delle streghe, merita di essere visitata almeno una volta per la ricchezza culturale che custodisce. Visitare la città sannitica sarà proprio come ritornare indietro nel tempo, e lascerai alla sera il tempo da dedicare ai casino online sicuri.
L’Arco di Traiano
Vogliamo partire dell’arco di Traiano perché è tra quello meglio conservato in tutta Italia. Emblema della città, fu costruito per volere dell’imperatore Traiano, che aveva inaugurato la Via Traiana destinata a collegare Brindisi con Benevento. Sull’arco trovi raffigurare diverse scene, alcune delle quali hanno come protagonista proprio l’imperatore. Trovi questo monumento in una traversa di Corso Garibaldi.
La Chiesa di Santa Sofia
Poco distante dall’arco di Traiano, la Chiesa di Santa Sofia è rimasta integra anche ai bombardamenti delle guerre mondiali. Voluta dal longobardo Arechi nel 762, è davvero piccola, con volte e pilastri posizionati in modo tale da creare giochi di luci. Nel 2011, per le sue caratteristiche, tra cui anche la pianta esagonale, è stata dichiarata Patrimonio UNESCO dell’umanità.
Il Teatro Romano
A qualche metro di distanza dal Duomo beneventano troviamo il famoso Teatro Romano. Voluto dall’imperatore Adriano, fu costruito nel II secolo A.C. e solo nel 1920 è stato riportato alla luce. Ha una dimensione tale che avrebbe potuto ospitare oltre 15 mila spettatori. La sua forma è quella di un semi cerchio, e tutte le superfici sono ricoperte di stucchi e marmi.
La Rocca dei Rettori
Detta anche Castello di Benevento, la Rocca dei Rettori è una costruzione di rilevante importanza, a testimonianza dell’arte romana che si è fusa con quella barbara dopo le invasioni. E infatti la struttura si divide in due parti, la prima, il Torrione, la seconda il Palatium. Si trova nel cuore della città, poco distante dalla Chiesa di Santa Sofia. Viene costruita nel IV secolo a.C come struttura difensiva dagli attacchi.
Con l’arrivo poi dei longobardi, viene rivalutata e ristrutturata per essere ancora una volta usata durante la guerra. È alta 28 metri e nel corso dei secoli è stata sottoposta spesso a modifiche. Il palazzo fu distrutto a causa dei terremoti intorno al 1272, e solo nel 1338 fu di nuovo ricostruito per ospitare i Rettori, ovvero i governatori della città. All’interno della struttura si trova anche il Museo del Sannio, che custodisce molti reperti archeologici, testimonianza della storia della città.
Il Museo del Sannio
Lo abbiamo citato e non possiamo non descriverlo nel dettaglio. Si tratta del Museo del Sannio, tipico esempio della storia che ha riguardato la città e i paesi limitrofi. Si trova nel Chiostro di Santa Sofia, è si contraddistingue per il colonnato e i capitelli che lo rappresentano, in stile medioevo.
Che cosa troviamo custodito al suo interno? Ovviamente numerosi reperti, come opere d’arte di stampo egiziano, vasi del periodo medievale, sculture rimane ed anche greche. Tra le opere d’arte qui custodite ci sono anche quelle di Renato Guttuso e di Carlo Levi, ma anche quelle di artisti minori del posto come Mimmo Paladino. Come la chiesa di Santa Sofia anche il Museo e il Chiostro che lo ospita sono diventati patrimonio UNESCO.
Il Duomo
Chiudiamo il tour sannitico col botto, ovvero con il Duomo, tappa obbligata per i turisti che si trovano da queste parti. È la meta perfetta per coloro che sono devoti a Padre Pio, in quanto qui nel 1910 fu nominato sacerdote. Durante il secondo conflitto mondiale fu preso in pieno da alcune bombe, e così nel secondo dopoguerra misero mano alla sua ricostruzione. Per fortuna rimase illeso il suo patrimonio artistico ovvero sculture e decorazioni che lo rappresentavano.