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Incendio ad Airola: gli ultimi dati del monitoraggio dell’Arpac

incendio Airola zona industriale
incendio Airola zona industriale

Incendio nella zona industriale di Airola, continuano le verifiche dell’Agenzia ambientale della Campania (Arpac) in seguito all’incendio divampato lo scorso 13 ottobre. Ecco gli ultimi dati del monitoraggio dell’Arpac sulle diossine, composti organici volatili, della qualità dell’aria, del terreno e delle acque.

Incendio nella zona industriale di Airola: monitoraggio diossine

Oggi sono disponibili i risultati relativi al terzo ciclo di campionamento effettuato dalle ore 12 del 15 ottobre alle ore 10 del 16 ottobre. I risultati evidenziano un valore di concentrazione di diossine e furani (PCDD-PCDF) in aria < 0,0154 pg/Nm3 (picogrammi per normalmetro cubo in termini di tossicità totale equivalente), valore che rappresenta il limite di rilevabilità della metodica analitica utilizzata. In precedenza (si rimanda ai comunicati dei giorni scorsi) gli esiti analitici relativi ai campioni prelevati da personale tecnico del Dipartimento provinciale Arpac di Benevento, processati presso la UOC Siti Contaminati e Bonifiche, relativi a un periodo di campionamento di 12 ore tra le 23 del 13 e le 12 del 14 ottobre, avevano riportato un valore di concentrazione di diossine e furani in aria pari a 0,51 I-TEQ pg/Nmc. Anche il secondo ciclo di campionamento che ha avuto inizio alle ore 12 del 14 ottobre fino alle ore 12 del 15 ottobre aveva sostanzialmente confermato tali risultanze, facendo riscontrare un valore di concentrazione pari a 0,50 pg/Nm3.

Le analisi

Dall’analisi dei dati, considerato che non sono presenti limiti imposti dalla legislazione per la concentrazione di diossine in aria ambiente e che il valore di riferimento individuato nelle linee guida della Germania (LAI-Laenderausschuss fuer Immissionsschutz – Comitato degli Stati per la protezione ambientale) è pari a 0,15pg/Nm3 I-TEQ, si rileva che nella zona oggetto del campionamento (area prospiciente lo stabilimento ATT-Adler) la concentrazione delle diossine ha superato tale valore dalla serata del 13 fino alla giornata del 15 ottobre mentre nella giornata del 16 è rientrata al di sotto del valore di riferimento.

In data 18 ottobre, verificato il drastico abbassamento del valore di concentrazione di diossine nell’area oggetto di campionamento, si è proceduto a modificare la posizione del campionatore ad alto flusso, allocandolo in un’area del centro abitato di Airola dove si riscontrava la presenza di fumi dal forte odore acre.

Composti organici volatili

Il 13 ottobre i tecnici del Dipartimento di Benevento hanno inoltre installato, in posizioni significative nei pressi del sito dell’incendio, campionatori passivi a simmetria radiale, per rilevare le concentrazioni di COV (composti organici volatili) aerodispersi.

Le modalità di monitoraggio utilizzate restituiscono speditamente dati indicativi sulla aerodispersione di composti volatili, non confrontabili, a rigore, con i limiti di legge indicati dal D.Lgs 155/2010. Pertanto, a solo scopo conoscitivo, i valori riscontrati sono stati confrontati con i valori di qualità dell’aria di cui al D.Lgs 155/2010 ed ai valori relativi all’esposizione professionale a tali composti. Da tale confronto, si evince che tutti i parametri monitorati risultano al di sotto dei predetti limiti, ad eccezione del parametro Benzene in due campioni (n. 1 e n.3), come riportato nella tabella sottostante:

N° campione Parametro Risultato Data e ora apposizione Data e ora rimozione
1 Benzene 11,97 µg/mc 13.10.21 – 19.30 14.10.21 – 11.30
3 Benzene 86,45 µg/mc 13.10.21 – 19.40 14.10.21 – 11.40

Si rappresenta che per il parametro Benzene il valore di riferimento in aria – ambiente (D.Lgs 155/2010) pari a 5 µg/mc è calcolato come media annuale.

La campagna di monitoraggio attraverso campionatori passivi radiali è tuttora in corso, i relativi risultati saranno comunicati non appena disponibili.

Dati laboratorio mobile

Il laboratorio mobile installato nei pressi del sito dell’incendio dalla Direzione Tecnica Arpac – UOC Reti di monitoraggio e Cemec nella giornata di giovedì 14 ottobre, per valutare il quadro della qualità dell’aria nei giorni successivi all’evento, ha evidenziato l’assenza di superamenti dei limiti di legge limitatamente ai parametri monitorati, ovvero le concentrazioni orarie dell’ozono, del monossido di carbonio e degli ossidi di azoto, nonché di benzene, toluene e xilene, cui si aggiungono i valori medi giornalieri del particolato PM10 e PM2.5. Fra giovedì e venerdì si evidenziano temporanei aumenti nella concentrazione del benzene e, meno pronunciati, del toluene, compatibili con l’evento verificatosi.

Rete regionale di monitoraggio qualità dell’aria

Le stazioni delle rete di monitoraggio, i cui dati sono disponibili anche relativamente al giorno dell’evento, non hanno evidenziato criticità chiaramente riconducibili all’incendio ma, come sottolineato nell’aggiornamento n. 2 del 14 ottobre, alcune stazioni, in particolare quella che si trova presso il Museo Archeologico di Napoli, hanno rilevato un aumento delle concentrazioni di particolato in concomitanza con l’incendio.

Terreni

Oggi tecnici del Dipartimento provinciale di Benevento hanno avviato la campagna di prelievi di campioni di suoli superficiali (top soil) per il monitoraggio di possibili effetti della ricaduta dei contaminanti prodotti dal processo di combustione, nelle aree circostanti la sorgente costituita dall’opificio incendiato. Nelle prossime giornate le attività di prelievo continueranno nei territori indicati quali più probabili aree di ricaduta di prodotti della combustione, anche nelle provincie di Napoli e Caserta, interessate a causa delle particolari condizioni meteorologiche presenti nel corso dell’incendio (sostenuti venti prevalenti in direzione nord-est/sud-ovest).

Acque

Nella giornata odierna, tecnici del Dipartimento Provinciale di Benevento hanno continuato i prelievi di acque superficiali nelle aree circostanti il sito oggetto dell’incendio, onde valutare eventuali effetti negativi dovuti alla ricaduta dei prodotti della combustione.

Infine, lo scorso 15 ottobre, per valutare gli impatti ambientali delle acque di spegnimento utilizzate per estinguere l’incendio, si è proceduto al campionamento delle acque in uscita dall’impianto di depurazione comunale che serve anche lo scarico della Sapa.

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